domenica 24 ottobre 2021

#alTempoNelTempo - N (Io e Napoleone) film diretto da Paolo Virzì

 N (Io e Napoleone) è un film del 2006 diretto da Paolo Virzì.

La pellicola è liberamente ispirata al romanzo N. di Ernesto Ferrero, vincitore del Premio Strega nel 2000, che ricostruisce i giorni dell'esilio elbano di Napoleone attraverso gli occhi del suo bibliotecario.

È stato alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma ed è uscito nelle sale italiane il 14 ottobre 2006.

18 maggio 1814Napoleone Bonaparte, dopo la sconfitta di Lipsia, viene mandato in esilio all'Isola d'Elba. Per riordinare la biblioteca e annotare le sue riflessioni sceglie il giovane insegnante Martino Papucci, da poco licenziato, che però, per ironia del destino, è un fervente anti-francese col sogno proibito di assassinare l'imperatore. È anche innamorato della baronessa Emilia, sposata con un anziano aristocratico della corte borbonica e in procinto di tornare a Napoli. Dopo aver avuto notizia della scelta di Bonaparte, Martino prepara una pistola per ucciderlo. Ma a poco a poco, il giovane rimane soggiogato dalla forte personalità del corso e non riuscirà ad attuare il suo piano.

Il suo primo incontro con Napoleone è molto breve; passato attraverso alcune stanze, perquisito dalla guardia del corpo Alì, che però non arriva dove è nascosta la pistola. L'incontro lascia Martino allibito, e conquistato dalla personalità e dal carattere di Napoleone, che perciò non ce la fa nemmeno a puntare. Un secondo tentativo, più avanti fallisce, per il fatto che la serva di casa Papucci, Mirella, avendo trovato la pistola e intuendo a cosa possa servire, la sottrae. Papucci tenta allora di gettare Bonaparte da un burrone, ma appena ha finito di rendersi conto della profondità, la potenziale vittima si è già allontanata, senza sospettare di nulla. Incontro dopo incontro, Martino è sempre più legato all'imperatore, passando dall'odio alla simpatia, e da questa all'affetto.

Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo italiano, in base alla delibera ministeriale del 9 giugno 2006it.wikipedia.org

Premio Strega 2000. L'uomo grassocio che sbarca, nel maggio 1814, all'isola d'Elba sembra un commerciante qualsiasi: è Napoleone Bonaparte. Tra gli elbani che lo accolgono diffidenti e curiosi c'è Martino Aquabona, un letterato che non si rassegna all'inumanità degli uomini e che da anni cerca di decifrare il mistero dell'Eroe, o dell'Orco, che ha sconvolto l'Europa. Nominato bibliotecario dell'Imperatore, Martino diventa testimone e interprete dello strano interludio dei 300 giorni e dell'intera parabola napoleonica, di cui cercherà di deviare il percorso con un gesto estremo. Le sue memorie sono il dialogo su due modi di vivere: modificare il mondo attraverso l'azione eroica, o cercare di dargli un senso attraverso la scrittura. Da questo romanzo è stato tratto il film di Paolo Virzì N (Io e Napoleone). 
Ernesto Ferrero è andato a frugare nei trecento giorni dell’Elba col massimo scrupolo storico, facendo poi del ricco materiale raccolto un uso manzoniano, da quell’elegante, eccellente narratore che è. Carlo Fruttero e Franco Lucentini La Stampa www.ernestoferrero.com 

martedì 19 ottobre 2021

#alTempoNelTempo. All the Invisible Children film a episodi del 2005

All the Invisible Children è un film a episodi del 2005, diretto da Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo. Il film è diviso in sette cortometraggi, che raccontano della vita quotidiana dei bambini "invisibili" in diverse parti del mondo. È stato presentato in anteprima il 1º settembre 2005 al Festival del cinema di Venezia, mentre nelle sale italiane è uscito il 3 marzo 2006it.wikipedia.org/wiki - I SINGOLI EPISODI DURANO: "TANZA" (16'); "BLUE GIPSY" (17'); "JESUS CHILDREN OF AMERICA" (20'); "BILU E JOÃO" (15'); "JONATHAN" (16'); "CIRO" (13'); "SONG SONG AND LITTLE CAT" (19'). www.cinematografo.it
Trama
  • Tanza di Mehdi Charef, Sette ragazzi sono schierati tra i combattenti per la libertà del proprio paese e, armati, pattugliano la zona che è stata loro assegnata in cerca del nemico. Il loro capo, il più anziano tra loro, ha solo 21 anni. Il più piccolo, Tanza, ne ha 12 e si è unito al gruppo dopo che tutti i componenti della sua famiglia sono stati massacrati davanti ai suoi occhi. Durante un pattugliamento, Tanza ha perduto in una sparatoria anche il suo migliore amico, Kali, che aveva solo 13 anni. I ragazzi hanno come obiettivo quello di posizionare due bombe. Dopo averle preparate, il capo ne consegna una a Tanza perché la porti a destinazione. Quello che il ragazzo non sa è che il luogo destinato a saltare in aria è una scuola.
  • Blue Gipsy di Emir Kusturica, dove un bambino, ormai scontata la pena in un carcere minorile, deve affrontare una decisione molto difficile: uscire dal carcere e seguire suo padre che lo costringerebbe a rubare continuamente oppure vagare libero per il mondo.
  • Jesus Children of America di Spike Lee, dove Blanca, una bambina di Brooklyn, è affetta dall'AIDS, a causa dei suoi genitori tossicodipendenti, e per questo motivo viene continuamente derisa dalle sue compagne. Ma infine i suoi genitori, consapevoli della situazione, decideranno di farle frequentare un centro di recupero per malati. 
  • Bilù e Joao di Kátia Lund, dove due ragazzi che devono aiutare la famiglia comprano i mattoni che serviranno per la costruzione di una casa. Per raggiungere tale scopo, essendo poveri, sono costretti a dover raccogliere la spazzatura da terra e poi ricevere i soldi dalla discarica.
  • Jonathan di Jordan Scott e Ridley Scott. Jonathan è un fotoreporter che durante una missione si è trovato in mezzo ad un bombardamento. Il grande shock subito ha leso il suo equilibrio e gli ha fatto perdere la fiducia nella vita. Da quel momento Jonathan ha smesso di essere felice e il suo più grande desiderio è diventato quello di poter dimenticare la brutta esperienza vissuta per ricominciare a vivere come prima. Un giorno, convinto che per trovare se stesso debba andare lontano lasciandosi alle spalle il proprio passato e la vita quotidiana, fugge e regredisce - anche fisicamente - fino a ritornare al momento migliore della sua esistenza. Nell'avventura che intraprende incontrerà sulla sua strada alcuni bambini che gli faranno riscoprire il senso della vita.
  • Ciro di Stefano Veneruso, "Ciro" - Ciro abita in uno degli enormi casamenti di cemento sorti all'estrema periferia di Napoli dopo il terremoto del 1980. Il suo è uno dei quartieri più poveri in cui gli abitanti pagano quotidianamente lo scotto della propria situazione economica. Gli appartamenti, tutti uguali, sembrano costituire una sorta di prigione. In pieno giorno, Ciro e il suo amico Bertucciello assalgono un motociclista per rubargli il Rolex che ha al polso. Le loro azioni, simmetriche, vengono eseguite simultaneamente e con precisione e alla fine i due fuggono in direzioni diverse. 
  • Song Song and Little Cat di John Woo, dove il regista lancia un intenso messaggio rappresentando la vita di due bambine appartenenti a ceti sociali fortemente contrapposti.

venerdì 6 agosto 2021

Una Boccata d’Arte,: ALBERTO SELVESTREL Auditorium Comunale, Via dei Martiri, 86070 - Fornelli (IS)

Alberto Selvestrel 
L'unica danza dal 26.06 al 26.09.2021
 Auditorium Comunale, Via dei Martiri, 86070 - Fornelli (IS).
Senza titolo (2021), installazione diffusa, stampa fotografica su forex con colori UV, 11 elementi, dimensioni variabili. Borgo antico di Fornelli: Salita Municipio 1-2; Piazzetta Municipio 6; Via Belvedere 6; tra via Belvedere 52 e vico 2o Gradi 11; Vico 2º Gradi; Vico dei Sopportici; Via Giardinetto 13 (tra via Porta Nova e via Marconi); Chiesa lato sinistro di fronte via Giardinetto 3; Largo chiesa; Vico Lieto 2.
Realizzerà un intervento in situ nel borgo di Fornelli, in Molise. La ricerca di Selvestrel è volta a condensare il massimo della sua espressione concettuale nel minimo della forma. Le sue fotografie stabiliscono un legame tra la realtà del paesaggio e quella da lui immaginata. Esplorando il concetto di paesaggio in modo nostalgico, le opere di Selvestrel trovano un fascino per la chiarezza dei contenuti e un atteggiamento intransigente nei confronti dell’arte concettuale e minimale. Nel 2019 Fujifilm lo sceglie come unico testimonial italiano per il lancio della fotocamera X-Pro3; nel 2020 Automobili Lamborghini lo sceglie per il progetto «With Italy for Italy» per la rivalutazione del territorio italiano post Covid-19. Per maggiori info: www.albertoselvestrel.com Il suo collaboratore Elpis è Michele Tiberio.
Entrando dalla porta principale di Fornelli ci si perde in un labirinto di vicoli medievali che sfociano in bellissimi squarci, paesaggi infiniti di valli e montagne incorniciati tra le mura e le case.
Alberto Selvestrel si è imbattuto in queste immagini di luci e di pietre, di montagne e di verde profondo, e ha deciso di intraprendere un viaggio in Italia alla ricerca di luoghi con una forza maestosa da fotografare ed elaborare in un’installazione diffusa in tutto il borgo.
La sua ricerca fotografica è contaminata dal concetto filosofico: l’artista ha articolato il suo progetto intorno all’idea che la percezione che ogni individuo ha, rispetto a tutte le cose, sia sempre frammentata ed illusoria. Si ha sempre e solo una parziale e soggettiva percezione della realtà, che invece, è univoca.
All’interno dell’Auditorium Comunale, Selvestrel ha installato centinaia di istantanee scattate durante il suo viaggio in Italia, lasciandosi come ultima destinazione Fornelli, singoli frammenti che compongono un unico racconto. In esterni, camminando lungo i vicoli del borgo antico, fotografie di grande formato dialogano con l’architettura e il paesaggio circostante in un gioco di contrasto e attrazione.
Fornelli è un borgo di 1.871 abitanti nel comune di Isernia, da cui dista 12 km, in Molise. Città dell’olio e uno tra i Borghi più Belli d’Italia, il comune molisano è caratterizzato da torri con base «a scarpa» collegate tra loro dal cammino di ronda, oggi conosciuto come Via Belvedere per la possibilità di ammirare il paesaggio circostante. Il castello trasformato in Palazzo marchesale da Andrea Carmignano (XVIII secolo) è stato ampliato nel tempo fino a comprendere integralmente la porta principale del paese.

martedì 22 giugno 2021

FIUMARA D'ARTE museo all'aperto più grande d'Europa

La Fiumara d'arte è un museo all'aperto costituito da una serie di undici opere di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa, oggi a carattere torrentizio, che sfocia nella costa tirrenica della Sicilia nei pressi di Castel di Tusa, frazione del comune di Tusa, e che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi con un percorso di ventuno chilometri, fino all'antica città di Halaesa
Stanza di Barca d'Oro (1989)
Nel letto del fiume Romei, scavata in una parete del monte che lo delimita, c’è la “Stanza di Barca d’Oro”, una realizzazione di straordinaria suggestione e bellezza, realizzata dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa: un vano ipogeo, introdotto da un corridoio sotterraneo di 35 metri rivestito di lastre metalliche, nel quale si evidenzia la sagoma di una barca capovolta rivestita di foglie d’oro, raccordata al suolo dal suo albero maestro in marmo rosa. Dal silenzio materiale, anche se animato dalle mille sottili voci della natura circostante, si accede al grande silenzio spirituale della stanza, nella quale la barca è sospesa al centro. L’opera concettuale è nata per essere chiusa per 100 anni, ed e’ stata sigillata con una porta per far sì che essa potesse vivere “solo attraverso l’energia mentale della memoria”.www.ateliersulmare.com
L’opera consiste in un monolite di cemento armato e ferro, collocato ai margini di una curva, che si avvolge su se stessa imitando il movimento di una vela battuta dal vento. La sua linea riproduce in verticale la curva della strada, ma, come dice lo stesso artista, essa viene "mossa dal vento silenzioso che sale dal mare". L’opera posta in uno spazio di campagna, divide la via antica dalla nuova, non isolandosi ma inserendosi nel percorso, come un punto focale. Un punto, quindi, di mistero, che unisce il passato al futuro insieme ai luoghi, la quiete, le cose, le tradizioni.
Energia Mediterranea (1990)
Un'onda blu che idealmente lega la montagna al mare, un guizzo di energia in mezzo alla natura selvaggia. L’opera che si esaurisce in poche linee essenziali e si inserisce nella natura contemplandola, è un manto azzurro che sale e poi scende dolcemente, e che nella sua essenzialità sembra un movimento vibrante per uno schizzo di luce cosmica. La scultura non è monumentale nel senso della verticalità, ha piuttosto un rapporto orizzontale e sinuoso di contatto con la natura: una grande onda di cemento blu come gonfiata dal vento, un segno d'acqua solidificato sulla montagna, come quell'orizzonte di mare che si vede in lontananza e la sua materializzazione fisica sul posto che sospende ogni domanda nell'incantamento.
Storia di Fiumara d'Arte
La Fiumara di Tusa è il letto di un antico fiume che un tempo lontano scorreva tra i monti Nebrodi per ventuno chilometri fino all'antica Halesa, un fiume secco e solo d'inverno a carattere torrentizio in un paesaggio che alterna pietrosa desolazione a tratti di vegetazione rigogliosa, e che laddove ci si inerpichi offre scorci straordinari tra le montagne ampie e il mare in lontananza. L'idea di "Fiumara d'Arte" nasce nel 1982 quando, gravato di responsabilità e scosso dalla perdita del padre, Antonio Presti, che già colleziona arte contemporanea, pensa di dedicare un monumento alla memoria del padre e si rivolge allo scultore Pietro Consagra. Immagina fin da subito di non farne un semplice fatto privato, una stele del proprio giardino, ma di donare la scultura alla collettività, e pensa di collocarla alla foce della fiumara. Il progetto muta presto di segno e diventa più ampio. Antonio Presti già immagina di dar vita a un parco di sculture che coniughi il linguaggio contemporaneo all'aspra bellezza dei luoghi. L'inaugurazione della scultura di Consagra, il 12 ottobre 1986, coincide con l'annuncio del museo a cielo aperto, tra il consenso dei sindaci del comprensorio. Per cautela però, il sindaco di Tusa invia, su segnalazione della Soprintendenza di Messina un'ordinanza di sospensione dei lavori. Intanto Presti ha già contattato un altro scultore, Paolo Schiavocampo, al quale commissiona una scultura da porre al bivio tra la strada che porta a Castel di Lucio e una vecchia strada di campagna, e la allega come arredo urbano, da lui finanziato, al progetto di rifacimento stradale di cui è incaricata la sua impresa.
E ha coinvolto anche il pittore Tano Festa, di cui scopre, durante una visita al suo laboratorio a Roma, il bozzetto di Monumento per un poeta morto, dedicato al fratello Francesco Lo Savio, che decide di realizzare in dimensioni monumentali sul lungomare di Margi, tra l'entusiasmo dell'artista già sofferente e il consenso del Comune di Reitano, che autorizza con una delibera la costruzione per l'alta fama dell'artista e la valorizzazione del territorio con un'opera interamente a spese del proponente.
L'opera di Schiavocampo, dal titolo suggestivo Una curva gettata alle spalle del tempo, viene inaugurata il 30 gennaio 1988, in concomitanza con un concorso di scultura riservato ad artisti sotto i quarant'anni, bandito da Presti e per il quale ha raccolto una giuria internazionale. Tra i 55 bozzetti arrivati, vengono prescelti quelli di Antonio Di Palma e quello di Italo Lanfredini. L'opera di Festa, ribattezzata dalla gente Finestra sul mare, si inaugura invece il 24 giugno del 1989, dopo la morte dell'artista l'anno precedente, insieme alle opere Stanza di barca d’oro di Hidetoshi Nagasawa sul torrente Romei, Energia mediterranea di Antonio Di Palma e Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini. Sempre nel 1989 viene completata anche Arethusa, la coloratissima decorazione in ceramica della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio realizzata da Piero Dorazio e Graziano Marini.
Il battesimo del progetto complessivo della Fiumara d'arte coincide però paradossalmente con il suo arresto. Stanza di barca d'oro viene messa sotto sequestro durante l'inaugurazione. Lo stesso giorno viene notificato anche un provvedimento contro Finestra sul mare per occupazione di demanio marittimo e abusivismo edilizio. Contro le opere della Fiumara vengono avviati cinque procedimenti giudiziari e ha inizio l'intricata vicenda processuale che ne blocca di fatto il completamento, che prevedeva anche la realizzazione di opere di grandi maestri come lo spagnolo Edoardo Chillida, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro. I sindaci si tirano indietro e Presti viene lasciato solo di fronte alla giustizia, anche se al suo fianco si schiera la stampa e il mondo dell'arte. Parte anche un'interrogazione parlamentare, firmata da Bruno Zevi, Giuseppe Calderini, Massimo Teodori, e Francesco Rutelli, che chiedono al Ministro dei Beni Culturali e Ambientali di "intervenire con la massima urgenza per fare cessare lo scempio e la persecuzione delle autorità locali nei confronti dell'iniziativa di Antonio Presti che ha costituito attorno alla Fiumara di Tusa un nuovo ed eccezionale comprensorio artistico, culturale e paesistico di rilievo internazionale".
La Fiumara d'arte è considerata uno dei parchi di sculture più grande d'Europa


  • Le opere di Fiumara d'Arte:
  • 0:00 Start
  • 0:40 Atelier sul Mare
  • 06:09 La materia poteva non esserci - Pietro Consagra
  • 06:55 Energia Mediterranea - Antonio di Palma
  • 08:10 Piramide 38mo parallelo (Rito della Luce) - Mauro Staccioli
  • 09:45 Monumento per un poeta morto (finestra sul mare) - Tano Festa
  • 10:36 Una curva gettata alle spalle del tempo - Paolo Schiavocampo
  • 11:05 Labirinto di Arianna - Italo Lanfredini
  • Stanza di barca d'oro - Hidetoshi Nagasawa
  • Arethusa. Caserma dei Carabinieri - Piero Dorazio, Graziano Marini
  • La via di bellezza
  • - AA.VV.
  • Stanza di barca d'oro - Hidetoshi Nagasawa
  • Arethusa. Caserma dei Carabinieri - Piero Dorazio, Graziano Marini La via di bellezza - AA.VV.

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