All the Invisible Children è un film a episodi del 2005, diretto da Mehdi Charef, Emir Kusturica, Spike Lee, Kátia Lund, Jordan Scott, Ridley Scott, Stefano Veneruso e John Woo. Il film è diviso in sette cortometraggi, che raccontano della vita quotidiana dei bambini "invisibili" in diverse parti del mondo. È stato presentato in anteprima il 1º settembre 2005 al Festival del cinema di Venezia, mentre nelle sale italiane è uscito il 3 marzo 2006. it.wikipedia.org/wiki - I SINGOLI EPISODI DURANO: "TANZA" (16'); "BLUE GIPSY" (17'); "JESUS CHILDREN OF AMERICA" (20'); "BILU E JOÃO" (15'); "JONATHAN" (16'); "CIRO" (13'); "SONG SONG AND LITTLE CAT" (19'). www.cinematografo.it
Trama
- Tanza di Mehdi Charef, Sette ragazzi sono schierati tra i combattenti per la libertà del proprio paese e, armati, pattugliano la zona che è stata loro assegnata in cerca del nemico. Il loro capo, il più anziano tra loro, ha solo 21 anni. Il più piccolo, Tanza, ne ha 12 e si è unito al gruppo dopo che tutti i componenti della sua famiglia sono stati massacrati davanti ai suoi occhi. Durante un pattugliamento, Tanza ha perduto in una sparatoria anche il suo migliore amico, Kali, che aveva solo 13 anni. I ragazzi hanno come obiettivo quello di posizionare due bombe. Dopo averle preparate, il capo ne consegna una a Tanza perché la porti a destinazione. Quello che il ragazzo non sa è che il luogo destinato a saltare in aria è una scuola.
- Blue Gipsy di Emir Kusturica, dove un bambino, ormai scontata la pena in un carcere minorile, deve affrontare una decisione molto difficile: uscire dal carcere e seguire suo padre che lo costringerebbe a rubare continuamente oppure vagare libero per il mondo.
- Jesus Children of America di Spike Lee, dove Blanca, una bambina di Brooklyn, è affetta dall'AIDS, a causa dei suoi genitori tossicodipendenti, e per questo motivo viene continuamente derisa dalle sue compagne. Ma infine i suoi genitori, consapevoli della situazione, decideranno di farle frequentare un centro di recupero per malati.
- Bilù e Joao di Kátia Lund, dove due ragazzi che devono aiutare la famiglia comprano i mattoni che serviranno per la costruzione di una casa. Per raggiungere tale scopo, essendo poveri, sono costretti a dover raccogliere la spazzatura da terra e poi ricevere i soldi dalla discarica.
- Jonathan di Jordan Scott e Ridley Scott. Jonathan è un fotoreporter che durante una missione si è trovato in mezzo ad un bombardamento. Il grande shock subito ha leso il suo equilibrio e gli ha fatto perdere la fiducia nella vita. Da quel momento Jonathan ha smesso di essere felice e il suo più grande desiderio è diventato quello di poter dimenticare la brutta esperienza vissuta per ricominciare a vivere come prima. Un giorno, convinto che per trovare se stesso debba andare lontano lasciandosi alle spalle il proprio passato e la vita quotidiana, fugge e regredisce - anche fisicamente - fino a ritornare al momento migliore della sua esistenza. Nell'avventura che intraprende incontrerà sulla sua strada alcuni bambini che gli faranno riscoprire il senso della vita.
- Ciro di Stefano Veneruso, "Ciro" - Ciro abita in uno degli enormi casamenti di cemento sorti all'estrema periferia di Napoli dopo il terremoto del 1980. Il suo è uno dei quartieri più poveri in cui gli abitanti pagano quotidianamente lo scotto della propria situazione economica. Gli appartamenti, tutti uguali, sembrano costituire una sorta di prigione. In pieno giorno, Ciro e il suo amico Bertucciello assalgono un motociclista per rubargli il Rolex che ha al polso. Le loro azioni, simmetriche, vengono eseguite simultaneamente e con precisione e alla fine i due fuggono in direzioni diverse.
- Song Song and Little Cat di John Woo, dove il regista lancia un intenso messaggio rappresentando la vita di due bambine appartenenti a ceti sociali fortemente contrapposti.
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