Francesco Guccini: "Ritratti"
“Ritratti”, un disco atipico, un disco di Guccini. Nove canzoni, senza perle, ma con momenti di grande fascino.
È da un mese che naviga a vuoto quell'Atlantico amaro
Ma continua a puntare l'ignoto con lo sguardo corsaro
Sarà forse un'assurda battaglia, ma ignorare non puoi
Che l'Assurdo ci sfida per spingerci ad essere fieri di noi
Quante volte ha sfidato il destino aggrappato ad un legno
Senza patria bestemmia in latino, quando il bere è l'impegno
Per fortuna che il vino non manca e trasforma la vigliaccheria
Di una ciurma ribelle e già stanca, in un'isola di compagnia
Francesco osserva l’uomo e cerca di carpirne i pensieri e i sentimenti. Guarda il grande esploratore come essere umano non come figura storica
Certo non sai quanto mi commuovi quando dici
parole strane e quasi senza senso a mezza voce,
forse ricordi di attimi felici
persi in un atomo onirico veloce.
Certo non so con cosa o chi sorride quel sorriso;
dicon con gli angeli ma il nostro cielo è quello umano,
un lampo breve che dà luce al viso
accarezzato da questa mia mano.
Questa breve notte lenta si frantuma
ed il nuovo giorno piano sta arrivando,
già sull'est albeggia, non c'è più la luna;
sveglia ti alzi e chiedi: "Cosa stai guardando?"
Forse non sai quando di sonno e di notte sei bagnata
quanto ti ami e quanto siano vuote le parole;
chiedo: "Che sogni ti hanno accompagnata?"
e fuori il giorno esplode al nuovo sole
Bellissimo il testo di “Certo non sai”: “Certo non sai quanto sei dolce e bella quando dormi/ coi tuoi capelli sparsi e abbandonati sul cuscino/ neri e lucenti come degli stormi / in volo al chiaro del mattino” … “Forse non sai quando di sonno e notte sei bagnata / quanto ti ami e quando siano vuote le parole; / chiedo: “Che sogni ti hanno accompagnata?”/ e fuori il giorno esplode al nuovo sole”. La musica, in questo caso, è di Antonio Marangolo (una primizia con Guccini) e accompagna con grazia le parole di questa canzone in bilico tra sogno e veglia.
L'immagine di copertina è tratta dall'opera "L'arciduca Leopoldo Guillermo nella sua galleria di quadri in Bruxelles" di David Teniers del 1647. Olio su tela 104.8 cm * 130.4 cm, Museo National del Prado.
Ritratti,
è un disco che parla di persone più o meno famose, di uomini e di donne,
di amore e di politica: Ulisse, il Che, Carlo Giuliani, Cristoforo Colombo, la
zietta, la moglie, se stesso, ognuna di queste canzoni diventa l'occasione per
parlare di storie con il vigore e le urgenze di sempre, il tutto condito da
passioni civili, culturali, personali. Guccini è Guccini ed è quasi un dogma, è
difficile discuterlo.
Ricordate la fine che fece Bertoncelli...? Lui tira dritto per la sua strada senza pensare al giornalista di turno che lo critica perché suona sempre la stessa canzone, e perché dice cose vecchie di anni e anni, senza fermarsi, e sempre mosso dallo spirito degli anni d'oro.
Ricordate la fine che fece Bertoncelli...? Lui tira dritto per la sua strada senza pensare al giornalista di turno che lo critica perché suona sempre la stessa canzone, e perché dice cose vecchie di anni e anni, senza fermarsi, e sempre mosso dallo spirito degli anni d'oro.
E boschi e boschi
Cerco attorno a me
Dov'è la terra che non ha barriere?
Dov'è quel vento che ci spingerà
Come le vele o come le bandiere
La tua libertà
Se vuoi
La puoi avere
Ma sono un uomo
uno fra milioni
e come gli altri ho il peso della vita
e la mia strada
lungo le stagioni
può essere breve, ma può essere infinita;
la tua libertà
cercala, che si è smarrita
cercala, che si è smarrita