martedì 22 giugno 2021

FIUMARA D'ARTE museo all'aperto più grande d'Europa

La Fiumara d'arte è un museo all'aperto costituito da una serie di undici opere di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa, oggi a carattere torrentizio, che sfocia nella costa tirrenica della Sicilia nei pressi di Castel di Tusa, frazione del comune di Tusa, e che anticamente scorreva tra i monti Nebrodi con un percorso di ventuno chilometri, fino all'antica città di Halaesa
Stanza di Barca d'Oro (1989)
Nel letto del fiume Romei, scavata in una parete del monte che lo delimita, c’è la “Stanza di Barca d’Oro”, una realizzazione di straordinaria suggestione e bellezza, realizzata dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa: un vano ipogeo, introdotto da un corridoio sotterraneo di 35 metri rivestito di lastre metalliche, nel quale si evidenzia la sagoma di una barca capovolta rivestita di foglie d’oro, raccordata al suolo dal suo albero maestro in marmo rosa. Dal silenzio materiale, anche se animato dalle mille sottili voci della natura circostante, si accede al grande silenzio spirituale della stanza, nella quale la barca è sospesa al centro. L’opera concettuale è nata per essere chiusa per 100 anni, ed e’ stata sigillata con una porta per far sì che essa potesse vivere “solo attraverso l’energia mentale della memoria”.www.ateliersulmare.com
L’opera consiste in un monolite di cemento armato e ferro, collocato ai margini di una curva, che si avvolge su se stessa imitando il movimento di una vela battuta dal vento. La sua linea riproduce in verticale la curva della strada, ma, come dice lo stesso artista, essa viene "mossa dal vento silenzioso che sale dal mare". L’opera posta in uno spazio di campagna, divide la via antica dalla nuova, non isolandosi ma inserendosi nel percorso, come un punto focale. Un punto, quindi, di mistero, che unisce il passato al futuro insieme ai luoghi, la quiete, le cose, le tradizioni.
Energia Mediterranea (1990)
Un'onda blu che idealmente lega la montagna al mare, un guizzo di energia in mezzo alla natura selvaggia. L’opera che si esaurisce in poche linee essenziali e si inserisce nella natura contemplandola, è un manto azzurro che sale e poi scende dolcemente, e che nella sua essenzialità sembra un movimento vibrante per uno schizzo di luce cosmica. La scultura non è monumentale nel senso della verticalità, ha piuttosto un rapporto orizzontale e sinuoso di contatto con la natura: una grande onda di cemento blu come gonfiata dal vento, un segno d'acqua solidificato sulla montagna, come quell'orizzonte di mare che si vede in lontananza e la sua materializzazione fisica sul posto che sospende ogni domanda nell'incantamento.
Storia di Fiumara d'Arte
La Fiumara di Tusa è il letto di un antico fiume che un tempo lontano scorreva tra i monti Nebrodi per ventuno chilometri fino all'antica Halesa, un fiume secco e solo d'inverno a carattere torrentizio in un paesaggio che alterna pietrosa desolazione a tratti di vegetazione rigogliosa, e che laddove ci si inerpichi offre scorci straordinari tra le montagne ampie e il mare in lontananza. L'idea di "Fiumara d'Arte" nasce nel 1982 quando, gravato di responsabilità e scosso dalla perdita del padre, Antonio Presti, che già colleziona arte contemporanea, pensa di dedicare un monumento alla memoria del padre e si rivolge allo scultore Pietro Consagra. Immagina fin da subito di non farne un semplice fatto privato, una stele del proprio giardino, ma di donare la scultura alla collettività, e pensa di collocarla alla foce della fiumara. Il progetto muta presto di segno e diventa più ampio. Antonio Presti già immagina di dar vita a un parco di sculture che coniughi il linguaggio contemporaneo all'aspra bellezza dei luoghi. L'inaugurazione della scultura di Consagra, il 12 ottobre 1986, coincide con l'annuncio del museo a cielo aperto, tra il consenso dei sindaci del comprensorio. Per cautela però, il sindaco di Tusa invia, su segnalazione della Soprintendenza di Messina un'ordinanza di sospensione dei lavori. Intanto Presti ha già contattato un altro scultore, Paolo Schiavocampo, al quale commissiona una scultura da porre al bivio tra la strada che porta a Castel di Lucio e una vecchia strada di campagna, e la allega come arredo urbano, da lui finanziato, al progetto di rifacimento stradale di cui è incaricata la sua impresa.
E ha coinvolto anche il pittore Tano Festa, di cui scopre, durante una visita al suo laboratorio a Roma, il bozzetto di Monumento per un poeta morto, dedicato al fratello Francesco Lo Savio, che decide di realizzare in dimensioni monumentali sul lungomare di Margi, tra l'entusiasmo dell'artista già sofferente e il consenso del Comune di Reitano, che autorizza con una delibera la costruzione per l'alta fama dell'artista e la valorizzazione del territorio con un'opera interamente a spese del proponente.
L'opera di Schiavocampo, dal titolo suggestivo Una curva gettata alle spalle del tempo, viene inaugurata il 30 gennaio 1988, in concomitanza con un concorso di scultura riservato ad artisti sotto i quarant'anni, bandito da Presti e per il quale ha raccolto una giuria internazionale. Tra i 55 bozzetti arrivati, vengono prescelti quelli di Antonio Di Palma e quello di Italo Lanfredini. L'opera di Festa, ribattezzata dalla gente Finestra sul mare, si inaugura invece il 24 giugno del 1989, dopo la morte dell'artista l'anno precedente, insieme alle opere Stanza di barca d’oro di Hidetoshi Nagasawa sul torrente Romei, Energia mediterranea di Antonio Di Palma e Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini. Sempre nel 1989 viene completata anche Arethusa, la coloratissima decorazione in ceramica della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio realizzata da Piero Dorazio e Graziano Marini.
Il battesimo del progetto complessivo della Fiumara d'arte coincide però paradossalmente con il suo arresto. Stanza di barca d'oro viene messa sotto sequestro durante l'inaugurazione. Lo stesso giorno viene notificato anche un provvedimento contro Finestra sul mare per occupazione di demanio marittimo e abusivismo edilizio. Contro le opere della Fiumara vengono avviati cinque procedimenti giudiziari e ha inizio l'intricata vicenda processuale che ne blocca di fatto il completamento, che prevedeva anche la realizzazione di opere di grandi maestri come lo spagnolo Edoardo Chillida, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro. I sindaci si tirano indietro e Presti viene lasciato solo di fronte alla giustizia, anche se al suo fianco si schiera la stampa e il mondo dell'arte. Parte anche un'interrogazione parlamentare, firmata da Bruno Zevi, Giuseppe Calderini, Massimo Teodori, e Francesco Rutelli, che chiedono al Ministro dei Beni Culturali e Ambientali di "intervenire con la massima urgenza per fare cessare lo scempio e la persecuzione delle autorità locali nei confronti dell'iniziativa di Antonio Presti che ha costituito attorno alla Fiumara di Tusa un nuovo ed eccezionale comprensorio artistico, culturale e paesistico di rilievo internazionale".
La Fiumara d'arte è considerata uno dei parchi di sculture più grande d'Europa


  • Le opere di Fiumara d'Arte:
  • 0:00 Start
  • 0:40 Atelier sul Mare
  • 06:09 La materia poteva non esserci - Pietro Consagra
  • 06:55 Energia Mediterranea - Antonio di Palma
  • 08:10 Piramide 38mo parallelo (Rito della Luce) - Mauro Staccioli
  • 09:45 Monumento per un poeta morto (finestra sul mare) - Tano Festa
  • 10:36 Una curva gettata alle spalle del tempo - Paolo Schiavocampo
  • 11:05 Labirinto di Arianna - Italo Lanfredini
  • Stanza di barca d'oro - Hidetoshi Nagasawa
  • Arethusa. Caserma dei Carabinieri - Piero Dorazio, Graziano Marini
  • La via di bellezza
  • - AA.VV.
  • Stanza di barca d'oro - Hidetoshi Nagasawa
  • Arethusa. Caserma dei Carabinieri - Piero Dorazio, Graziano Marini La via di bellezza - AA.VV.

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