martedì 3 maggio 2022

#SummerTime: Sardegna - La scogliera di Su Tingiosu

Due chilometri di bianchissime falesie modellate da maestrale e mareggiate, che raggiungono 25 metri d’altezza: dalla loro cima ammirerai i panorami mozzafiato della costa ovest dell’Isola. La scogliera di Su Tingiosu si distende tra capo sa Sturaggia, limite settentrionale della spiaggia di Mari Ermi, e le falesie di su Cantaru, poco più a sud della borgata marina di s’Arena Scoada. Un sentiero al trekking e alle mountain bike permette di percorrere tutta la linea di costa tra le due spiagge, collegando il territorio di Cabras e quello di San Vero Milis: il mare qui assume tonalità cangianti, tra turchese e verde, in alcuni tratti chiazzato grazie ai giochi di colore che i raggi del sole creano con le rocce affioranti e quelle adagiate sul fondale. Di fronte, sull’orizzonte distinguerai chiaramente il profilo dell’isola di Mal di Ventre, parte integrande dell’area protetta della penisola del Sinis. Al tramonto, quando il sole si nasconde dietro il mare, i riflessi di colore sul calcare bianco, sulle rocce e sull’acqua si mostrano in tutta la loro magia.
Tra gli anfratti delle falesie hanno stabilito il loro habitat i cormorani, nel tardo pomeriggio gli appassionati di birdwatching possono assistano al loro rientro dalla caccia giornaliera. Un altro curioso fenomeno caratterizza la scogliera, dovuto alle sorgenti d’acqua dolce che sgorgano dalle rocce, con rigoli che scorrono lungo le pareti finendo direttamente in mare. Ai piedi di su Tingiosu si aprono varie calette, raggiungibili via mare, con sabbia dorata mista a ciottoli e con un fondale prevalentemente roccioso. Il moto ondoso nel tempo ha scavato alcune grotte parzialmente o interamente sommerse, ricche di fauna ittica, meta di immersioni. L’entroterra varia tra campi coltivati e arbusti di macchia mediterranea, specie lentischi, ginestre e profumate distese di elicriso e rosmarino. Il nome della scogliera forse deriva da come gli abitanti del territorio consideravano l’ambiente circostante: tignosu, ovvero povero. sardegnaturismo.it

domenica 1 maggio 2022

La #Bacheca: #TERRITORI - Lioni Corto Festival 2005


3 Settembre 2005
Grande successo per la quinta edizione del Lioni Corto Festival. Il pubblico è ancora una volta accorso numeroso ad assistere alle proiezioni dei 19 film in concorso che il comitato organizzatore del Club Associnema, presieduto dal direttore artistico Mirko Di Martino, aveva selezionato tra le 66 opere pervenute. “La selezione è stata difficile e spesso dolorosa”, dice Di Martino. “Quando la qualità dei film è così alta come quella di quest’anno dover escludere quaranta film diventa un compito davvero poco gradito. In compenso la rosa dei film che abbiamo presentato al pubblico ha potuto vantare un livello artistico complessivo in grado di accontentare anche lo spettatore più esigente”. I film sono stati votati da due giurie, una giuria tecnica e una del pubblico. 

I premi sono stati così assegnati: 

  • 1° Premio a Iris Blu, di Fabio Ferro e Sydney Sibilia – Pontecagnano (SA);  Iris Blu - Cortometraggio
  • 2° Premio a Chora, di Lorenzo Adorisio – Roma; 
  • 3° Premio a Deadline, di Massimo Coglitore – Messina; 
  • Premio al miglior Cortissimo a La bicicletta, di Mauro Longoni – Mazzano Romano (RM)
    La giuria tecnica era presieduta da Filippo Doria, dirigente del settore cultura della provincia di Avellino, e composta da Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Regione Campania, Paolo Saggese, giornalista e organizzatore del Festival del Cinema di Torella, Barbara Matetich, esperta di fotografia e montaggio, e Giuseppe Iuliano. 
  • I premi che la giuria tecnica ha assegnato sono: 
  • Premio della Giuria al miglior film a Keep silent, di Francesco Arcuri – Parma; 
  • Premio alla Regia a 127 battiti, di Francesco Prisco – Frattamaggiore (NA); 
  • Premio al Soggetto a Dediche d’amore, di Alessandro Merluzzi – Roma, ex aequo con Ultimo giorno d’estate, di Bonifacio Angius – Sassari; 
  • Premio alla Sceneggiatura a Il carillon, di Emanuele Sana – Almè (BG); 
  • Premio al Montaggio a Keep silent, di Francesco Arcuri – Parma; 
  • Premio alla Fotografia a Chora, di Lorenzo Adorisio – Roma.

Infine una rappresentanza del Forum dei Giovani di Lioni ha deciso di assegnare il Premio forum dei Giovani al film Indelebile, di Elisabetta Bernardini – Roma. Grande soddisfazione da parte di tutti gli organizzatori per una manifestazione che, come sottolinea il presidente del Club Associnema, l’avv. Antonio Di Martino, “continua a crescere di anno in anno e a guadagnare un sempre maggiore pubblico e un crescente credito tra i videomakers di tutt’Italia che non si limitano solo a inviare i cortometraggi, ma spesso raggiungono Lioni per partecipare alle serate di proiezione, trasformando il nostro comune in un luogo di incontro e scambio di idee”. Le serate di proiezione sono state presentate da Annamaria Picillo. All’organizzazione hanno collaborato Emiliano Ruocco e Antonio Sena. irpinianews.it



Il Ministero della Cultura compie 50 anni

Grazie alla pervicace volontà di Giovanni Spadolini, cinquant'anni fa, il #14dicembre 1974, nasceva l’allora Ministero per i beni cultu...