giovedรฌ 6 marzo 2025

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Un singolare omaggio alla femminilitร , con particolare riguardo alle donne nobili, spose, madri della tradizionale civiltร  formiana: รจ questa l'anima della selezione delle opere del pittore formiano prof. Giuseppe Supino che saranno esposte presso la Galleria della Corte comunale di Formia, a partire dal prossimo 8 marzo.

  • In occasione della “Giornata internazionale della Donna”, il Comune di Formia, in collaborazione con le associazioni BPW Fidapa Gaeta – Formia – Minturno, Inner Wheel e Salotto culturale “Koinรจ”, ha promosso e organizzato la mostra dal titolo “Le donne di Formia oltre il segno il colore”. Saranno esposte opere pittoriche e grafiche del maestro Supino e, per chi volesse conservare un personale ricordo dell'evento, saranno disponibili cartelle contenenti tre copie di immagini evocative, tutte realizzate con la tecnica della sanguigna.

L'espressione artistica del maestro Giuseppe Supino รจ frutto di uno studio attento ed interminabile dell'arte figurativa e con essa si sostanzia il suo personale racconto dell'uomo, dei suoi sentimenti, una continua seria e disinteressata ricerca dell'altro in grado di restituire una profonda autenticitร  ed il dolore che comporta. Le sue donne, dipinte o tratteggiate con la tecnica della “sanguigna”, evocano immagini ed atmosfere curate, leggibili, iconiche; i volti hanno una storia impressa con espressioni estremamente realistiche, veritiere, soprattutto grazie alla meticolositร  della realizzazione degli occhi che restituiscono la dimensione fisica e spirituale della donna immortalata.

  • L'artista formiano Giuseppe Supino nella sua lunga carriera ha giร  esposto in varie cittร  d'Italia e negli USA: Waterbury Conn Usa; Grossetto, Torino, Roma, Bari, Padova, Altipiani di Acinazzo, Asti, Gaeta, Sperlonga, Fondi, Minturno, Salsomaggiore Terme, Salerno, Firenze, Genazzano, Caserta, Levigo di Trento, Milano, Latina, Tivoli, Priverno, Santeramo in Colle (Bari).

Sabato 8 marzo, alle ore 11.00, dunque tornerร  a Formia, nella sua cittร  natale, con il Vernissage presso la Corte comunale di Formia, con l'allestimento a cura della prof.ssa Palma Aceto e la partecipazione della prof.ssa Antonella Prenner; a seguire la mostra potrร  essere visitata tutti i giorni, con ingresso libero, dalle 17 alle 19, fino al 14 marzo. Con l'occasione uno spazio sarร  dedicato anche all'esposizione di rielaborazioni di gioielli d'epoca a cura di Fiammetta Atripaldi.  Comune di Formia

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Dal 6 marzo all’8 maggio 2025, il Museo Nazionale d’Abruzzo organizza I Giovedรฌ del Restauro, un ciclo di sei incontri per scoprire da vicino il lavoro di ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ๐—ฎ๐—ด๐—ป๐—ผ๐˜€๐˜๐—ถ che racconteranno il dietro le quinte della ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ฒ ๐˜๐˜‚๐˜๐—ฒ๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฒ ๐—ผ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ.
๐Ÿ”ฌ Un viaggio affascinante ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ฟ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—น๐—ฒ ๐—ผ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐— ๐˜‚๐—ก๐——๐—” che offre un punto di osservazione unico direttamente dai protagonisti di queste ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ถ๐˜ƒ๐—ถ๐˜๐—ฎ̀ ๐˜€๐—ฐ๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ถ๐—ณ๐—ถ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ, che illustreranno la genesi delle opere partendo dal dato materico e arrivando all’illustrazione dei progetti conservativi, fino ai risultati delle analisi diagnostiche e alle tecniche di restauro.
๐Ÿ–ผ️ Un'opportunitร  unica per conoscere il lavoro scientifico del museo e per osservare da vicino le opere del Museo restaurate.
Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila
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La rassegna si articola in sei incontri.
Programma
  • 6 marzo h. 16.30
Il restauro della Madonna in trono di Andrea Delitio e della Madonna adorante il Bambino incoronata da due angeli e sposalizio mistico di santa Caterina di Matteo da Campli
A cura di Recro srl
  • 13 marzo h. 16.30
Le indagini diagnostiche e il restauro della Sacra parentela di Cola dell’Amatrice
A cura del fisico diagnosta Stefano Ridolfi e della restauratrice Anna Borzomati
  • 3 aprile h. 16.30
Il restauro della ๐‘๐‘Ž๐‘ก๐‘–๐‘ฃ๐‘–๐‘กร  ๐‘‘๐‘’๐‘™๐‘™๐‘Ž ๐‘‰๐‘’๐‘Ÿ๐‘”๐‘–๐‘›๐‘’ di Francesco di Paolo da Montereale
A cura del restauratore Emanuele Marconi
  • 10 aprile h. 16.30
Il restauro della Madonna in trono con il Bambino di Saturnino Gatti
A cura dell’ingegnere Claudio Falcucci, delle storiche dell’arte Francesca Serenelli e Marta Variali e della restauratrice Nicoletta Naldoni
  • 24 aprile h. 16.30
Omaggio ai nove martiri aquilani/Lottiamo per la pace di Remo Brindisi
A cura delle restauratrici Giovanna Antonelli, Barbara Costantini e Marta Silvia Filippini
Interverranno lo storico Walter Cavalieri e il critico d’arte Antonio Gasbarrini
  • 8 maggio h. 16.30
Le indagini diagnostiche e il restauro della Dormitio Virginis del Maestro del Trittico di Beffi
A cura del fisico diagnosta Stefano Ridolfi e della restauratrice Antonella Filiani, Coo.Be.C. Cooperativa Beni Culturali

Carlo Molfese | Attore e impresario teatrale

Molfese cresce a Napoli ma nasce a Brienza, un piccolo paese in provincia di Potenza. La madre e il padre, giovani attori napoletani, avevano infatti fatto tappa nel piccolo centro lucano con la compagnia di Carlo Titta, ed รจ proprio a Brienza avviene il suo debutto sul palcoscenico a soli quattro giorni di etร  ne I figli di nessuno.
  • Iscrittosi alla facoltร  di giurisprudenza all'Universitร  Federico II di Napoli, abbandona gli studi al primo anno per seguire la vocazione teatrale.
Comincia fin da ragazzo a frequentare la Galleria Umberto I di Napoli, ritrovo di molti artisti dove, grazie a suo padre Marcello, entra in contatto con Nino Taranto, Pietro De Vico, Anna Campori, Ugo D'Alessio, Franco Sportelli, Pupella e Rosalia Maggio e tanti altri grandi interpreti del teatro napoletano.
Il suo vero debutto come attore avviene a 18 anni nello spettacolo 'O Zampugnaro 'nnamurato, organizzato da suo padre in omaggio ad Armando Gill.
Dopo alterne fortune come attore di avanspettacolo e sceneggiate napoletane, nel 1958 avviene un grande incontro: Totรฒ, il principe che giร  all'epoca risenti a dei suoi noti problemi di vista, lo chiama per trascrivere le sue poesie in napoletano, quelle che poi verranno raccolte sotto il titolo di 'A livella.
  • Successivamente, tra il 1958 ed il 1962, altri incontri saranno significativi per la sua carriera: Amedeo Nazzari, Vittorio De Sica, Aldo Fabrizi e ancora Nino Taranto, con il quale realizza il primo grande spettacolo: Sette italiani da salvare, scritto da Dino Verde, che segna il ritorno di Taranto alla rivista.
Nel 1962 decide di diventare impresario teatrale. Fino al 1967 dirige il Teatro delle Muse di Roma, con programmazioni per quegli anni inconsuete e chiamando artisti come Carmelo Bene, Paolo Poli, Laura Betti, Giancarlo Cobelli. Quest'ultimo mette in scena La caserma delle fate, con un protagonista che diventerร  fondamentale per la sua carriera artistica e, soprattutto, per il teatro italiano: Gigi Proietti.
  • Nello stesso teatro organizza anche una serie di recital di giovani cantautori come Gino Paoli, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Gino Negri, Fred Bongusto, e il debutto del giovane attore comico Vittorio Marsiglia.
Poi si dedica al cabaret: nel 1969 nella cantina delle Grotte del piccione di Piero Gabrielli nasce il CAB 37 dove Fiorenzo Fiorentini rilancia il mito del grande Petrolini. Fiorenzo Fiorentini รจ affiancato da Maria Luisa Serena, da Dada Gallotti, da Luciano Fineschi, e da un giovanissimo Lino Banfi. Al piano debutta un giovanissimo talento: Nicola Piovani. In questa impresa Molfese incontra Renato Angiolillo, direttore de Il Tempo.
  • Nel 1973 si concretizza l'idea di creare quello che sarร  poi il Teatro Tenda. Per un'intera stagione realizza il primo decentramento culturale nei quartieri popolari di Roma con Pippo Baudo, Gianni Nazzaro e Lino Banfi con lo spettacolo " Alle 9 sottocasa". Nel 1975 ripete l'esperienza con Aldo Fabrizi nello spettacolo Baci, promesse, carezze, lusinghe e illusion.... L'anno successivo il Teatro Tenda trova una sede definitiva in Piazza Mancini.
Prendono il volo dal Teatro Tenda attori come Gigi Proietti, Roberto Benigni, Renato Zero, I Gatti di Vicolo Miracoli, La Smorfia di Lello Arena, Enzo De Caro e Massimo Troisi e molti altri.
Come impresario Molfese ha poi legato il suo nome a protagonisti come Vittorio Caprioli, Domenico Modugno, Mario Scaccia, Stefano Satta Flores, Aldo Giuffrรฉ, Giancarlo Sbragia, Giovanna Ralli, Lina Volonghi e tanti altri.
Alla fine degli anni ottanta Molfese riapre un vecchio teatro romano, il Giulio Cesare e per l'occasione mette in scena, anche come produttore, uno spettacolo scritto da Elvio Porta: L'opera d'e muort'e famme, con protagonisti Vittorio Caprioli e Angela Pagano. Successivamente allestisce il musical Cyrano con Domenico Modugno.
  • Nel 1989, grazie a Gigi Proietti, torna a recitare nella sit-com televisiva Villa Arzilla, su Rai 2. Poi, sempre con Proietti, รจ il padrone di casa di Club '92, varietร  del venerdรฌ sera, ancora su Rai 2. Di nuovo con Proietti in Italian Restaurant e poi con Renzo Arbore in Caro Totรฒ, trasmissione televisiva dedicata al Principe De Curtis.
Nel 1994 Molfese riapre il Teatro Belsito, proponendo una stagione dedicata all'operetta e al teatro napoletano con Vittorio Marsiglia.
Nel 1998 รจ fra i protagonisti del film di Ettore Scola La cena, che gli vale un Nastro d'argento assieme ai protagonisti maschili del film.
Per la televisione ha svolto una intensa attivitร  prima come produttore e autore, poi come attore in numerose fiction, attivitร  che si รจ protratta fino al 2005.
Alla fine del 2006 pubblica il libro Un Teatro a Roma, storia del Teatro Tenda di piazza Mancini, cui fa seguito una mostra di manifesti, fotografie e documenti e successivamente un film/documentario dal titolo In principio era il Teatro con la collaborazione di Carlo Conversi.  it.wikipedia.org 
Che momenti ci sono nella vita
certi momenti ci sono nella vita che uno dice: che bei momenti ci sono nella vita...
questo รจ un bellissimo momento del 1980
al Teatro Tenda. L'Avvocato Agnelli Carlo Molfese e Roberto Benigni  Amici Del Teatro Tenda Di Piazza Mancini
Inaugurato nel 1976, il Teatro Tenda a piazza Mancini era sotto un tendone rosso e blu di 40 per 30 metri e offriva 2200 posti: impresario era Carlo Molfese. Nel 1986, il teatro รจ costretto a chiudere e il tendone fu smantellato.  Michela Foianesi 
  • Un teatro a Roma. L'avventura del Teatro Tenda di piazza Mancini di Carlo Molfese , Gennaro Colangelo
  • Editore: Gangemi Editore
  • Collana: Le ragioni dell'uomo
  • Data di Pubblicazione: 28 dicembre 2006
  • EAN: 9788849211535
  • ISBN: 8849211538
  • Pagine: 240
  • Formato: brossura

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