Sangue vivo è un film del 2000, diretto dal regista Edoardo Winspeare.
Nella provincia di Lecce vivono due fratelli: Pino, cinquant'anni, contrabbandiere, e Donato, trenta, musicista senza lavoro. La morte del padre è l'oscuro dolore che li tormenta: un incidente del tutto casuale ma del quale Pino si sente responsabile e a causa del quale Donato rifiuta di parlare con il fratello. Pino si arrangia con le sigarette, l'immigrazione clandestina di albanesi e altri lavoretti e mantiene tutti: la moglie, i figli, la vecchia madre, un'altra donna e Donato. Il suo sogno è quello di riuscire a mettere a frutto il talento musicale suo e del fratello per fare spettacoli e allontanare la presenza di malviventi e spacciatori. Ma Donato è debole e si rifiuta di suonare. Né la madre, né Teresa, la sua ragazza, riescono a motivarlo. Non ci riesce nemmeno Maria, la sorella, che è riuscita ad ottenere l'attenzione di un manager musicale per la band di Pino. Mentre Pino si esibisce con successo, Donato ricade nell'eroina e si fa coinvolgere in una rapina che lo trasforma in bersaglio della mafia locale. A questo punto Pino capisce che è necessaria una reazione estrema. Da un ulteriore viaggio a Valona porta una ragazza minorenne, si rifiuta di consegnarla e la fa tornare indietro. La mafia deve punirlo: un ragazzo gli spara e lo uccide. Anche Giovanni, il malavitoso, è colpito a morte. Ora Donato sa che deve cambiare vita e reagire.
- SUONO: BRUNO PUPPARO
- IL FILM E' IN DIALETTO SALENTINO CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO.
- LE RIPRESE SONO STATE EFFETTUATE A TRICASE, ALESSANO, LECCE E SULLA COSTA SALENTINA.
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI: GIANLUCA ARCOPINTO PER ZEBRA PRODUCTION.
- Ciak d'oro 2001 - Miglior sonoro a Bruno Pupparo
- Cinzia Marzo: voce e flauto dolce,
- Raffaella Aprile: voce,
- Lamberto Probo
- Pino "Zimba": tammorre mute;
- Donatello Pisanello: organetto;
- Ambrogio De Nicola: chitarra classica;
- Claudio Miggiano: tres
"Con incastri ben dosati si seguono i vari episodi che insieme con la cornice, concorrono a disegnarci i singoli personaggi, quelli come Zimba che ancora sperano e si affannano, in casa, sul lavoro, fra la gente, quelli come l'altro fratello che invece stanno scivolando sempre di più su una china pericolosa sia per la droga sia a causa di pessime frequentazioni. Non potrà, dati i presupposti, mancare la tragedia finale. Forse troppo "detta" e con un sospetto di patetico, ma è il solo difetto di una costruzione narrativa in tutto il resto asciutta e abilmente distaccata, sostenuta da modi di rappresentazione egualmente votati al realismo dai sapori sempre immediati ma dimessi, privi di forzature e di compiacimenti. Li infiamma, trasformandosi quasi in uno stimolo per tutto il resto, quella "pizzica" cantata, ballata ed evocata dai tamburelli che sa ad ogni momento diventare il respiro dell'azione e la fisionomia stessa di quei personaggi di cui, con il racconto, si intendono privilegiare invece solo i gesti e non le psicologie." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 8 giugno 2000) fonteTricase è comune italiano di 17 192 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Il territorio del comune di Tricase, che occupa una superficie di 42,64 km² nella parte meridionale della provincia di Lecce, rientra nella cosiddetta Regione delle serre salentine, per via delle modeste formazioni collinari che ne costituiscono la fisionomia orografica. Nell'insieme il territorio è prevalentemente pianeggiante; l'altimetria è compresa tra i 0 e i 135 metri sul livello del mare. Il territorio comunale insiste su sabbioni pliocenici (carparo), che si estendono a sud verso la Masseria del Mito, e ad est e a sud, dove si addossano al calcare compatto, risalente all'Eocene, della Serra di Caprarica del Capo. Inoltre presso la frazione di Lucugnano si trovano sabbie argillose di colore giallo che hanno favorito lo sviluppo della lavorazione della terracotta, peraltro attività di rilievo nell'economia locale.
Situato nel basso Salento, a 57 km dal capoluogo, comprende anche la frazione di Montesardo e la località costiera di Marina di Novaglie. In passato ricoprì un ruolo preminente su tutto il Capo di Leuca; fu sede di diocesi fino al 1818 e capoluogo di contea. Fa parte dell'Unione dei comuni Terra di Leuca. Dal 2016 fa parte dell'associazione Borghi Autentici d'Italia INFO
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