Un pentito racconta al giudice che lo sta interrogando la storia della famiglia Cammarano. Una famiglia radicata nei sentimenti camorristi,
che sin dagli inizi degli anni Settanta allarga il proprio potere sul
territorio. Una forte determinazione, seguita da una violenza e
compattezza di gruppo, ne costituiscono la forza. Il comando all'interno
viene garantito da una rigida gerarchia fondata sul rispetto. I più
giovani, però, cominciano a non credere più nell'organizzazione della
struttura finché uno di loro (Oreste) si ribella, portando tutti verso
un inevitabile massacro.
Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, in base alla delibera ministeriale del 21 giugno 2001.
Nomination Leone d'oro a Antonio Capuano
Nomination Migliore attrice protagonista a Licia Maglietta
Nomination Regista del miglior film a Antonio Capuano
Nomination Miglior produttore a Andrea De Liberato
Nomination Migliore attrice protagonista a Licia Maglietta
Nomination Migliore scenografia a Paolo Petti
Nomination Miglior montaggio a Giorgio Franchini
Nomination Migliori costumi a Metella Raboni
..quanno 'a vvierno 'a pioggia me 'nfonne
si 'o sole ca me po' asciuttà
e quanno po' 'nfoca 'o calore ca abbrucia
sarraje viento pe' me rinfriscà...
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