mercoledì 30 luglio 2025

Ravello | Villa Rufolo

Villa Rufolo è un edificio del centro storico di Ravello, comune in provincia di Salerno, che si affaccia di fronte al Duomo nella piazza del Vescovado ed il cui impianto iniziale risale al secolo XIII, con ampi rimaneggiamenti ottocenteschi.

Appartenente in origine alla potente e ricca famiglia dei Rufolo che eccelleva nei commerci (un Landolfo Rufolo è protagonista di una novella nel Decamerone del Boccaccio), passò in seguito per successione ad altri proprietari quali i Confalone, i Muscettola ed i d'Afflitto.


Il complesso monumentale rappresenta un esempio mirabile dello stile arabo-normanno leggibile chiaramente nel Chiostro, che presenta un doppio ordine di colonne con caratteristiche decorazioni arabo-sicule; elementi medioevali sono presenti ovunque partendo dalla Torre di ingresso che custodisce quattro statue simboleggianti la Carità e l'Ospitalità e la volta a botte della Cappella nell'edificio principale.

Dall'esterno è visibile la Torre Maggiore, alta circa 30 metri, che per secoli ha rappresentato la testimonianza della potenza economica e sociale della famiglia Rufolo e che dal 2017, grazie ad un imponente intervento di restauro e valorizzazione, ospita il Museo verticale di Villa Rufolo. I visitatori, dopo un'ascesa di circa 100 gradini, possono accedere ad uno dei Belvedere più suggestivi sul centro storico di Ravello e sulla Costiera Amalfitana.

Si accede alla villa grazie ad un'apertura ogivale nella Torre d'ingresso; dopo un breve viale si giunge ad uno slargo su cui si innalza la Torre Maggiore: quest'ultima fronteggia il campanile del duomo di Ravello e domina i terrazzamenti (superiore ed inferiore) a strapiombo sulla costiera amalfitana e sul golfo di Salerno che ospitano straordinari giardini fioriti per gran parte dell'anno.

Tra i locali della villa, inoltre, sono da menzionare le Sale superiori, anche queste restaurate di recente, che affacciano sui giardini e ospitano spesso mostre ed eventi.

Ipotesi sulla cronologia

Adolf Goldschmid nel suo testo sul castello della Fawara (Maredolce) a Palermo ritrova attinenze stilistiche tra la sala delle udienze del palazzo palermitano e l'analoga sala del palazzo Rufolo. La cronologia verrebbe quindi a suo parere anticipata al XII secolo:

«Verso la cappella essa si restringe di circa un metro e mezzo, perde di altezza, formando cioè una nicchia rettangolare, al cui centro si apriva la porta alla cappella e precisamente in modo che si guardava proprio sull’altare maggiore. La nicchia è coperta, sopra questa porta, da un’ingegnosa semisfera che ora è stata trasformata in una cameretta del piano superiore e così fortemente fracassata nella parte inferiore. È formata da una serie di scanalature accostate, di cui la più centrale nel segmento orizzontale è rettangolare, le altre triangolari, mentre nei due angoli, dove avviene il giunto principale alla curvatura, risulta una specie di calotta che al centro della semisfera converge con tutte le scalanature. Una tale cupola si trova ancora in altri palazzi normanni, come nell’ambiente della sorgente Menani presso Palermo (intende Uscibene ndr), e una simile nel palazzo Rufolo a Ravello»

Intorno alla metà dell'Ottocento, Villa Rufolo fu venduta allo scozzese Francis Nevile Reid che ne curò un restauro generale, attribuendole l'odierna ambientazione.

Il Lord scozzese, esperto d'arte e botanica, conferì alla Villa un aspetto in linea con le tradizioni europee e quelle tipiche di fine Ottocento, rendendola un capolavoro architettonico che presto divenne sede di un grande fervore culturale.

Per ricordare la visita del celebre musicista Richard Wagner nel 1880 - che qui immaginò il giardino di Klingsor, nel secondo atto del Parsifal -, ogni anno il giardino inferiore di Villa Rufolo ospita, con successo di pubblico, il Ravello Festival.

L'associazione del nome di Wagner con Villa Rufolo era un'attrattiva assai influente e ispirò presto, infatti, la realizzazione di concerti ed eventi musicali. Sin dagli anni trenta del novecento, furono molte le esibizioni, soprattutto dell'Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli, con programmi dedicati al maestro tedesco.

Nel 1953, in occasione dei 70 anni dalla morte di Wagner, grazie al contributo di Girolamo Bottiglieri e Paolo Caruso, nacquero "I Concerti Wagneriani nei Giardini di Klingsor", ripresi poi dalla Fondazione Ravello nel 2003 e trasformati nell'odierno Ravello Festival, uno dei festival di musica più famosi d'Italia.

Con la morte di Reid, la Villa fu divisa tra gli eredi per poi essere nuovamente acquistata nel 1974 dall'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, che gestì la Villa fino al 2007.

Attualmente la gestione della Villa è stata affidata alla Fondazione Ravello che si occupa della valorizzazione e della tutela del sito.  it.wikipedia.org

domenica 20 luglio 2025

Belvedere di San Leucio “I Viaggiatori delle Nuvole – Omaggio a San Leucio” del Maestro Antonio Nocera.

Prosegue con grande successo di pubblico al Belvedere di San Leucio la mostra “I Viaggiatori delle Nuvole – Omaggio a San Leucio” del Maestro Antonio Nocera. Allestita nelle sale del Complesso monumentale casertano, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, la mostra curata da Claudio Strinati e organizzata dall’associazione Passaggio a Nord Est e da Scabec S.p.A.  si potrà visitare fino al 15 settembre 2025. L’esposizione è inserita anche nella rassegna Campania by Night 2025 curata dalla stessa Scabec – Società Campana Beni Culturali, nell’ambito della linea di intervento “Azioni di valorizzazione del patrimonio Unesco e Itinerari Culturali della Campania”.

Nelle diverse sale del Belvedere di San Leucio sono esposte circa 100 opere dell’artista originario di Caivano, tra dipinti, sculture, tele e installazioni, anche di grandi dimensioni, realizzate negli ultimi 30 anni di attività. Realizzata grazie al sostegno di Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Anci,  Rotary Club Caserta Reggia, questa personale del maestro Nocera si integra alla perfezione con le attività museali e di visita ordinarie del Belvedere di San Leucio, coordinate in maniera eccellente dalla dottoressa Ezia Cioffi. Inoltre si registra la grande sinergia con il programma  della rassegna “Un Estate da Belvedere 2025” organizzata e prodotta da Massimo Vecchione. Gli artisti di grande spessore che si stanno esibendo alla decima edizione della rassegna hanno anche visitato la mostra, apprezzando la proposta artistica di Nocera, su tutti Lucio Corsi e Cristiano De André.

  • Lunedì 21 luglio dalle 19 alle 21 è prevista un’apertura straordinaria della mostra, con un evento speciale che vedrà coinvolto lo stesso Antonio Nocera che condurrà gli spettatori nelle sue creazioni con una visita guidata ad hoc, illustrando nel dettaglio tutte le sue opere. Una passeggiata con l’artista realizzata dall’l’associazione Passaggio a Nord Est, presieduta dall’ing. Mimmo Semplice, in partenariato con il Rotary Club “Caserta Reggia”, presieduto dall’arch. Enzo Magnetta. L’iniziativa, inoltre, sarà integrata con alcune performance artistiche a cura dell’associazione culturale e musicale “l’Isola”, che opera da 30 anni nel territorio casertano. L’associazione “L’Isola” è una consolidata realtà con un’intensa attività in campo sociale e culturale. Promuove e sviluppa attività finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni e della cultura locali, dedicate al rilancio delle antiche forme cantate e ballate del mondo contadino e del suo dialetto quale strumento di comunicazione e di espressione artistico-letteraria. Con particolare attenzione alla tutela ed alla salvaguardia del territorio di Caserta e provincia, che costituisce un'inestimabile risorsa ricca di valori storici, artistici e paesaggistici.

Il percorso espositivo della mostra di Nocera, “I Viaggiatori delle Nuvole” è declinato in tre tappe principali - C’era una Volta, Oltre il Nido e Oltre il Mare - e comprende anche un omaggio a San Leucio, con una collezione di 19 opere concepite e realizzate attraverso l’utilizzo delle preziose sete originali di San Leucio, esposte negli appartamenti reali, in dialogo con gli arredi originali.

“C’era una volta” - allestita nella sala della prima Filanda del complesso monumentale - indaga il tema della favola (del mito) che nasce dal bisogno istintivo dell'uomo di spiegare le cose del mondo attraverso la creatività. Le opere di questa prima tappa dei Viaggiatori offrono l’occasione per riflettere sulla nostra epoca, dove  i ritmi concitati che ci risucchiano come in un vortice, rischiano di farci perdere di vista la nostra capacità di immaginare e sognare. In mostra anche l’installazione “Xenia”, realizzata in bronzo e tecniche miste su legno e plexi, che unisce colori, materiali e simboli sinonimi di libertà e cambiamento spirituale.

Nella sala della seconda Filanda, invece, sono esposte le opere di “Oltre il nido” – che indagano il tema della casa, simbolicamente rappresentata dal nido, esplorato in ogni sua tonalità emotiva – e “Oltre il mare”, che comprende l’installazione dei Libri d’Acqua (già presentata alla Biennale di Venezia nel 2013). Quest’opera è composta da 24 pannelli di alluminio dipinti (100x100 cm.), contenuti in una vasca di metallo e vetro di Murano di 1x10x10 metri. Chiudono il percorso espositivo le opere nel cortile interno del complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio. L’installazione “Il Naufragio - Tutti in salvo” (già presentata alla Biennale di Venezia nel 2011), realizzata in bronzo, ferro, corda e vetro di Murano del diametro di 400cm e 4 statue di bronzo alte circa due metri: “Crisalide”, Gioia di Vivere”, “Nomade” e “Migrante”, che rappresentano plasticamente i viaggiatori delle nuvole.

La mostra si può visitare tutti i giorni dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 18, ad eccezione del mercoledì pomeriggio.

sabato 19 luglio 2025

𝑵𝒐𝒔 𝒆𝒙𝒂𝒆𝒒𝒖𝒂𝒕 𝒗𝒊𝒄𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒄𝒂𝒆𝒍𝒐 | VeliaTeatroFestival 2025

Il celebre motto lucreziano scelto come titolo e come filo conduttore della XXVIII edizione del VeliaTeatroFestival, a ricordare che la dignità dell’uomo, le scoperte scientifiche e materiali come le rivelazioni e le conquiste dello spirito o il nutrimento dell’arte e della cultura sono valori irrinunciabili e duraturi, che sfidano i millenni. Veliateatro

Ad aprire il programma dell'Arena Zenone in Fondazione Alario di Marina di Ascea il prossimo 27 luglio sarà La bottega del pane di Cinzia Maccagnano che propone i Cavalieri di Aristofane: protagonista assoluto  il ‘circo’ della politica e lo scontro tra potere e popolo in un adattamento moderno ma fedele allo spirito satirico, corrosivo e urticante del geniale comico antico, che seppe entrare nelle viscere del proprio tempo, eppure resta immortale.

Ritorna poi, ma nella suggestiva e storica piazza di Ortodonico, frazione di Montecorice, un classico della rassegna come il Concerto dal VI libro dell' Eneide nell'ideazione, interpretazione magistrale e regia di Matteo Belli su musiche originali di Paolo Vivaldi eseguite dal vivo: la dimensione musicale si intreccia compiutamente con la recitazione di una voce sola e di un corpo solo sulla scena, che sa trasformarsi negli svariati personaggi e rendere un'esperienza visiva e uditiva, come in un prodigio e come solo il teatro riesce a fare, uno dei “luoghi” più celebri della letteratura e dell'immaginario occidentale, la catabasi di Enea nel regno dei morti.

  • Il 5 e il 6 agosto due novità in programma ispirate e dedicate alla patria della filosofia e dell’infaticabile pensiero umano, di cui il Festival reca il nome: la prima una lezione reading su I Greci, l'ipotesi e il dubbio con Emanuele Stolfi e Gianluigi Tosto, un’incursione originale sulle nuove forme di ragionamento che fanno la loro comparsa prendendo vita e corpo nella storiografia, nella scienza medica, nell'oratoria, nelle dottrine filosofiche, ma anche nella tragedia, in quel periodo felice e fecondo che fu il V sec. a. C. di una civiltà nata all’insegna del logos; lo stesso Tosto sarà l’interprete nella serata successiva del récital in prima nazionale De rerum natura di Lucrezio - del quale cura anche adattamento e regia - in cui sentiremo riecheggiare il fascino indubbio della sua misteriosa figura, la forza vivida e possente del suo pensiero, e il ritmo nitido e incalzante del suo verso, del verso di uno di quei poeti che, nell'annunciare di parlare di ‘cose inaudite’, insegnano che ‘strappato il velo, rimane il vero’.
  • Ancora il comico con Epitrepontes, L'arbitrato, o La risoluzione della contesa, sarà di scena il 9 agosto con la Compagnia di Roberto Zorzut, ma in questo caso si tratta della commedia “nuova" di Menandro, il cantore dei sentimenti e delle vicende quotidiane, della filantropia e del ruolo della sorte, il poeta di cui gli antichi ebbero a dire: o Menandro, o vita, chi dei due ha  imitato l'altro?
  • Infine dall' eterna e incrollabile amicizia tra Patroclo e Achille prenderà le mosse la riscrittura e la rivisitazione di Alberto Bassetti, per la regia di Tommaso Garré, capace di condurre gli spettatori ad esplorare le pieghe più profonde dell'animo umano, come i classici antichi ci insegnano a fare.
  • La stagione proseguirà a settembre all'auditorium di Palinuro con due date per due repliche straordinarie, il 9 per Concerto dal VI libro dell'Eneide con Matteo Belli e 
  • il 15 per l’Odissea di Omero con Gianluigi Tosto, precedute rispettivamente dalla lectio brevis di Antonella Prenner Un ramo d'oro, speranza di futuro e di Emanuele Stolfi L'enciclopedia omerica. La voce, il viaggio, le astuzie.

BIGLIETTERIA

Biglietto intero €20,00

www.postoriservato.it

e la sera stessa presso il botteghino dalle ore 20,00.

Solo  ed esclusivamente per:

  • - iscritti al FAI €15,00;
  • - residenti ad Ascea €10,00;
  • - bambini sotto i 12 anni €5,00 acquistabili solo la sera stessa presso il botteghino dalle ore 20,00 fino ad esaurimento posti

Per la serata del 4 agosto ad Ortodonico, l’ingresso è gratuito

lunedì 14 luglio 2025

Sabato 27 e domenica 28 settembre 2025 torna l’appuntamento con le GEP – Giornate Europee del Patrimonio. “Architetture: l’arte di costruire”

Sabato 27 e domenica 28 settembre 2025 torna l’appuntamento con le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la grande manifestazione culturale che si svolge in tutta Europa, promossa in Italia con il coordinamento del Ministero della Cultura

Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Architetture: l’arte di costruire”. L’invito è a esplorare la ricchezza e la varietà dell’architettura come testimonianza viva della storia, dell’identità e delle aspirazioni collettive.

Il titolo italiano, declinazione di “Heritage and Architecture: Windows to the Past, Doors to the Future”, sottolinea la pluralità delle architetture – dai grandi monumenti alle strutture rurali e industriali – e valorizza l’arte di costruire come sintesi di stili, materiali e saperi, dal passato fino alle sfide contemporanee come la sostenibilità e l’accessibilità. Il tema abbraccia anche le architetture immateriali: pratiche, relazioni e sistemi di convivenza che modellano il tessuto culturale e civile.

Le GEP 2025 diventano così un’opportunità per riscoprire l’architettura in tutte le sue forme come finestra sul passato e porta verso il futuro.

Come ogni anno, i musei, i luoghi della cultura e le Istituzioni culturali non statali della Campania potranno aderire alle GEP e inserire le loro iniziative nel programma online del Ministero della Cultura, per il tramite della Direzione regionale Musei  nazionali Campania, che promuoverà gli eventi e le iniziative sul sito del Ministero della Cultura.

Le iniziative e le attività dovranno necessariamente conciliarsi con le caratteristiche dei luoghi e essere realizzati nel rispetto della legislazione vigente in materia di sicurezza, oltre a dare segni concreti di accoglienza, inclusione e di ampliamento dell’accessibilità, sia fisica che cognitiva e sensoriale.

La descrizione del tema, le indicazioni e la modulistica per partecipare alla manifestazione sono disponibili nella pagina web di riferimento della Direzione Generale Musei del MiC, che sarà costantemente aggiornata con il materiale informativo e promozionale (scheda evento con liberatoria, modulo di rilevazione visitatori, logo ufficiale, grafiche e kit social), al seguente link: http://musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/gep2025

Gli Istituti che intendono partecipare devono contattare l’Ufficio Promozione, Comunicazione e Stampa della Direzione regionale Musei nazionali Campania (drm-cam.comunicazione@cultura.gov.it), trasmettendo al più tardi entro il 9 settembre p.v.:

– scheda descrittiva dell’evento (in formato .doc) + liberatoria per l’utilizzo e la pubblicazione delle immagini, debitamente firmata (in formato .pdf)

– una o più immagini del luogo o della manifestazione (in formato .jpg o .png e nelle caratteristiche indicate nella scheda evento).

ATTENZIONE: le foto vanno inviate come allegato alla email e non allegate nella scheda evento.

Materiali inviati in formati, termini e modalità diversi da quelli indicati non saranno ammessi.

Si richiede, infine, di specificare nella scheda se l’evento si svolgerà in fascia oraria diurna o serale, ai fini del corretto inserimento nelle categorie “Eventi diurni” o “Aperture serali” previste sul sito MiC.

Gli eventi pubblicati sul sito del Ministero della cultura saranno inseriti nel programma dedicato alle GEP (https://cultura.gov.it/evento/gep-2025-eventi-diurni; https://cultura.gov.it/evento/gep-2025-apertura-serale), quindi trasmessi in automatico anche per la pubblicazione sul Portale ufficiale europeo (https://www.europeanheritagedays.com/).

La pubblicazione degli eventi è vincolata alla rilevazione, a fine manifestazione, del numero di visitatori, da trasmettere attraverso il modulo predisposto, disponibile sul sito della Direzione Generale Musei (http://musei.beniculturali.it/notizie/notifiche/gep2025) alla Direzione regionale Musei nazionali Campania (Ufficio Promozione Comunicazione e Stampa, drm-cam.comunicazione@cultura.gov.itentro il 3 ottobre p.v.

Per la buona riuscita dell’iniziativa, si raccomanda a tutti i partecipanti di rispettare le indicazioni e le scadenze segnalate. - Direzione regionale Musei nazionali Campania

venerdì 11 luglio 2025

Agrigento Capitale della Cultura 2025

Un omaggio alla cultura e alla memoria di un grande scrittore siciliano!
Agrigento, Capitale della Cultura 2025, celebra il centenario della nascita di Andrea Camilleri, non solo per onorare la sua carriera, ma per valorizzare la Sicilia come culla di cultura e letteratura. Due giorni di eventi speciali che celebrano l’ eredità dello scrittore e contribuiscono alla memoria collettiva
 
Da luglio ad agosto, escursioni in snorkeling e immersioni guidate per scoprire il mondo sommerso del vulcano Empedocle. Partenza da Sciacca.
Immersioni solo per chi è in possesso del brevetto PADI, snorkeling per tutti.
Maggio 2025 ad Agrigento - Agrigento Capitale della Cultura 2025
Un mese ricco di eventi tra arte, natura, teatro e tradizioni: dal gusto autentico della Kolymbethra agli spettacoli sul palco del Pirandello, dalle residenze d’artista ai laboratori e festival che celebrano il territorio. Un viaggio tra passato, presente e creatività condivisa.
Un paesaggio da mangiare - gli Agrumi 🍊
2 febbraio 2025, dalle 10:00 alle 16:00
Domenica 2 febbraio il FAI – Giardino della Kolymbethra inaugura la rassegna di eventi dedicata alle eccellenze produttive del nostro territorio: Un paesaggio da mangiare!
Al FAI - Giardino della Kolymbethra potrai venire a conoscere alcune rinomate aziende del territorio e a degustare i loro prodotti.
Tra le iniziative culturali 👇
  • Ore 11:00 laboratorio esperienziale per la produzione di marmellata di arance amare della Kolymbethra;
  • Ore 11:30 visita guidata nel paesaggio della Kolymbethra, in collaborazione con il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, dal titolo:
"L'affascinante Storia degli Agrumi raccontataci dagli antichi alberi del nostro Giardino", a cura di Giuseppe Pasciuta, Vice-Presidente Distretto Agrumi di Sicilia, e Giuseppe Lo Pilato, Agronomo FAI - Giardino della Kolymbethra. Info e biglietti: https://fondoambiente.it/eventi/un-paesaggio-da-mangiareLa prenotazione non è obbligatoria.
Vi ricordiamo che, in occasione della prima domenica del mese, l'accesso alla Valle dei Templi sarà gratuito.

L’arte del recupero arriva ad Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025!
Al Teatro Pirandello si è aperta la mostra #SCART “Il lato bello e utile del rifiuto”, dedicata alla bellezza che rinasce dai materiali riciclati grazie al progetto artistico del Gruppo Hera.
Il percorso espositivo segue lo stream concettuale che ispira l’intera iniziativa di #Agrigento2025, celebrando il dialogo tra individuo, società e natura: tra le opere, emerge l'inedito ed emozionante quadro del Tempio della Concordia, realizzato con il legno delle barche dei migranti, simbolo di fratellanza, speranza e rinascita. Presenti anche Community, l’installazione di Davide Dall'Osso scultore con giganteschi volti trasparenti realizzati in policarbonato, e le iconiche diciotto statue del collettivo Business Wo/men, nate da materiali di recupero come cinture di sicurezza e componenti di PC.
Infine, pezzo pregiato della mostra, è il ritratto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: l’omaggio al Capo dello Stato, che gli sarà donato negli uffici del Quirinale, è realizzato con scarti compositi, fra cui ritagli in pelle, cavi elettrici, bottoni e numerosi orologi. Ispirata all’impressionismo, l’opera colpisce per la sua intensità: ogni dettaglio racconta la storia dei materiali utilizzati, mentre l’insieme si compone in un’immagine nitida e profonda.
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 2 marzo.
sabato 18 gennaio alle 11:25, all’interno dello Speciale Tgr Rai Sicilia in onda su Rai 3, scopri le opportunità che questo anno offrirà per lo sviluppo del territorio, delle imprese e della comunità.
Con ospiti e approfondimenti, la cerimonia inaugurale al Teatro Luigi Pirandello includerà l’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Non perderti anche il collegamento alle 8:32 e alle 9:15 con Unomattina in Famiglia, per seguire il lancio della cerimonia.
Ti aspetta un fantastico anno di arte e cultura!

giovedì 10 luglio 2025

𝐅𝐄𝐒𝐓𝐈𝐕𝐀𝐋 𝐃𝐄𝐋 𝐓𝐄𝐀𝐓𝐑𝐎 𝐂𝐋𝐀𝐒𝐒𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐈𝐀 𝟐𝟎𝟐𝟓 - 𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟐 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 | "𝐈 𝐌𝐄𝐍𝐄𝐂𝐌𝐈" (𝐈𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐨) 𝐝𝐢 𝐓. 𝐌. 𝐏𝐥𝐚𝐮𝐭𝐨 - 𝐀𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐙𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨

𝐗 𝐄𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 - 𝐀𝐫𝐞𝐚 𝐀𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐩𝐨𝐬𝐞𝐥𝐞
𝐃𝐢𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀𝐫𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐙𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨
𝐒𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟐 𝐥𝐮𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟏.𝟑𝟎
𝐋𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐢𝐚 𝐂𝐀𝐒𝐓𝐀𝐋𝐈𝐀 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚 "𝐈 𝐌𝐄𝐍𝐄𝐂𝐌𝐈" (𝐈𝐥 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐨𝐩𝐩𝐢𝐨) 𝐝𝐢 𝐓. 𝐌. 𝐏𝐥𝐚𝐮𝐭𝐨 - 𝐀𝐝𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐙𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨 - 𝐂𝐨𝐧 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐨 𝐒𝐚𝐫𝐩𝐚, 𝐀𝐧𝐧𝐚𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢, 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐑𝐢𝐛𝐨̀, 𝐑𝐨𝐜𝐜𝐨 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐨, 𝐅𝐚𝐛𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐢𝐧𝐢, 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐃𝐞 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐬, 𝐌𝐚𝐮𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐬𝐭𝐞́
𝐌𝐮𝐬𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐙𝐚𝐩𝐩𝐚𝐥𝐨𝐫𝐭𝐨
𝐂𝐨𝐬𝐭𝐮𝐦𝐢 𝐄𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐃𝐢 𝐑𝐮𝐛𝐛𝐨 - 𝐒𝐜𝐞𝐧𝐞 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐙𝐢𝐧𝐠𝐚𝐫𝐨 – 𝐋𝐮𝐜𝐢 𝐆𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐧𝐚 𝐕𝐞𝐧𝐳𝐢
Ad aprire la X edizione del prestigioso Festival del Teatro Classico di Formia 2025, presso l’Area Archeologica di Caposele, sabato 12 luglio, alle ore 21,30, sarà il capolavoro della commedia classica, “I Menecmi” (Il gioco del doppio) di T. M. Plauto, con l’adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro. “I Menecmi” rappresentano un caposaldo della drammaturgia nella storia del Teatro. Prototipo della commedia degli equivoci, provocati dall’identità fra due personaggi, l’opera di Plauto ha ispirato celebri autori, tra cui Shakespeare, ne “La commedia degli errori” e Goldoni, né “I due gemelli veneziani”. Due gemelli, con lo stesso nome, separati da bambini, si trovano a loro insaputa nella stessa città: una combinazione che scatena situazioni comiche ed esilaranti scambi di persona. Ma questo divertente “gioco del doppio” cela, in realtà, qualcosa di più profondo… L’originale messinscena di Vincenzo Zingaro, esalta lo spirito ludico della commedia plautina e, al tempo stesso, ne proietta il significato in una dimensione “metafisica”, attraverso una rappresentazione onirica e coinvolgente.
Lo spettacolo segna una tappa significativa nell’importante percorso di rivisitazione del Teatro Classico che Vincenzo Zingaro, alla guida della Compagnia Castalia, porta avanti da 33 anni, con grande successo di pubblico e di critica, al Teatro Arcobaleno (Centro Stabile del Classico), sede della Compagnia (riconosciuto dal Ministero della Cultura) e in prestigiosi Festival (Ostia Antica, Taormina, Paestum, Pompei, Segesta, Ferento, Teatri di Pietra, Leuciana, Venosa, Sarsina, Formia, Volterra e tanti altri). Un progetto culturale unico in Italia, che ha coinvolto ed entusiasmato centinaia di migliaia di giovani e che da anni è oggetto di Studio e di Tesi di Laurea presso prestigiose Università italiane ed europee.
Lo spettacolo, inserito dall’Università di Roma “La Sapienza” nel progetto internazionale “Il Teatro Classico Oggi”, è considerato da insigni studiosi come una delle più prestigiose rappresentazioni realizzate del testo di Plauto. Presso l’Università di Urbino “Carlo Bo”, sede del Centro Internazionale di Studi Plautini, nel 2020 è stata realizzata la Tesi di Laurea “Due Menaechmi a confronto: da Tito Maccio Plauto a Vincenzo Zingaro”. La kermesse è prodotta dal Comune di Formia e finanziata dalla Regione Lazio.
𝐈𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢: 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐅𝐎𝐑𝐌𝐈𝐀 - 𝐔𝐟𝐟. 𝐂𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚 𝟎𝟕𝟕𝟏/𝟕𝟕𝟖𝟔𝟎𝟑 – 𝟎𝟕𝟕𝟏/𝟕𝟕𝟖𝟔𝟎𝟓
𝐁𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢: € 𝟏𝟓,𝟎𝟎 - 𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐆𝐫𝐚𝐭𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐢𝐧𝐨𝐫𝐢 (𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝟏𝟖 𝐚𝐧𝐧𝐢) - 𝐀𝐛𝐛𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢: 𝟖 𝐒𝐩𝐞𝐭𝐭. € 𝟖𝟎,𝟎𝟎 - 𝟒 𝐒𝐩𝐞𝐭𝐭. € 𝟒𝟖
𝐏𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚: 𝐁𝐀𝐑 𝐕𝐈𝐓𝐓𝐎𝐑𝐈𝐀, 𝐩.𝐳𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 - 𝐀𝐠𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐕𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐍𝐄𝐖 𝐖𝐎𝐑𝐋𝐃 𝐓𝐑𝐀𝐕𝐄𝐋 (𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐞𝐫𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐜𝐚), 𝐅𝐨𝐫𝐦𝐢𝐚 - 𝐏𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐎𝐍𝐋𝐈𝐍𝐄 (𝐜𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐢𝐯𝐨 𝟐 €): 𝐰𝐰𝐰.𝐭𝐢𝐜𝐤𝐞𝐭𝐨𝐧𝐞.𝐢𝐭 - 𝐰𝐰𝐰.𝐠𝐨𝟐.𝐢𝐭

Musica, cultura e comunità: approvata la graduatoria 2025 del Fondo per festival, cori e bande musicali

Il Ministero della Cultura ha dato il via libera alla graduatoria 2025 del fondo dedicato al sostegno del settore dei festival, dei cori e d...