domenica 27 ottobre 2019

#Tratti e #Ritratti:Christian Birmingham

Christian Birmingham is a British artist who has illustrated some of the finest authors in children's and adult literature. With Children's Laureate Michael Morpurgo O.B.E., he has won the Whitbread (now Costa) Children's Book of the Year, the Smarties Book Prize and the Red House Children's Book Award; he has also been shortlisted for the Kurt Maschler Award and Kate Greenaway Medal for Illustration. His illustration artwork has been exhibited at the Mall Galleries, Dover Street Gallery and the Australian High Commission in London; his landscapes have been shown at The New English Art Club, Royal Society of Marine Artists and The Pastel Society. Christian lives and works in Sussex, England.
Christian's illustration artwork has been shown at the Australian High Commission, to celebrate the publication of Wombat Goes Walkabout, and at the Air Gallery in Mayfair and Mall Galleries in Westminster, London in exhibitions hosted by Books Illustrated Ltd in December 2007 and 2009 to celebrate the publication of The Snow Queen and The Little Mermaid. His landscape artwork has been exhibited at the Royal Society of Marine Artists, Pastel Society and New English Art Club annual exhibitions
.
The Roots - I Don't Care ft. Dom

domenica 20 ottobre 2019

Ragazza in un bosco Vincent van Gogh

Ragazza in un bosco (in olandese Meisje in het bos) è un dipinto a olio su tela di Vincent van Gogh, di 39x59 cm, eseguito nell'agosto 1882 a L'Aia, e conservato nel museo Kröller-Müller di Otterlo. Il dipinto non è firmato.
Con la fine del 1881, ma soprattutto col 1882 Van Gogh passa dal semplice disegno al dipinto, convinto che
«il cielo, la terra, il mare richiedono l’uso del pennello nel senso che, se si vuole rappresentarli attraverso il solo disegno, è indispensabile saper usare il pennello con la sensibilità che questo mezzo richiede.»
(Lettera 223 al fratello Théo van Gogh)
Per esercitarsi trova una ricca fonte di soggetti nei paesaggi attorno a L'Aja, in particolare nei boschi, “già molto autunnali”.
Uno dei paesaggi di questo periodo è questa scena del bosco: una ragazza vestita di bianco appoggiata ad un grosso tronco di albero, un tappeto di foglie che coprono il terreno. Per essere vendibile, il pittore lo carica di luminosità, per essere certo che “si può respirare in esso, e camminarvi e sentire l'odore del bosco”. https://www.masterpieceofart.com/
Girl in White in the Woods, August 1882, Oil on paper mounted on canvas, Kröller-Müller Museum, the Netherlands
#asccoltando

mercoledì 9 ottobre 2019

Luna rossa, film del 2001 diretto da Antonio Capuano. #PercorsiQuotidianiCINEMA

Luna rossa è un film del 2001 diretto da Antonio Capuano
Un pentito racconta al giudice che lo sta interrogando la storia della famiglia Cammarano. Una famiglia radicata nei sentimenti camorristi, che sin dagli inizi degli anni Settanta allarga il proprio potere sul territorio. Una forte determinazione, seguita da una violenza e compattezza di gruppo, ne costituiscono la forza. Il comando all'interno viene garantito da una rigida gerarchia fondata sul rispetto. I più giovani, però, cominciano a non credere più nell'organizzazione della struttura finché uno di loro (Oreste) si ribella, portando tutti verso un inevitabile massacro.
Questo film è riconosciuto come d'interesse culturale nazionale dalla Direzione generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano, in base alla delibera ministeriale del 21 giugno 2001.
..quanno 'a vvierno 'a pioggia me 'nfonne
si 'o sole ca me po' asciuttà 
e quanno po' 'nfoca 'o calore ca abbrucia 
sarraje viento pe' me rinfriscà...

Balthasar Kłossowski de Rola, Balthus. #PercorsiQuotidianiSTORIE

Balthus, pseudonimo di Balthasar Kłossowski de Rola (Parigi29 febbraio 1908 – Rossinière18 febbraio 2001), è stato un pittore francese di origine polacca.
Lo stile di Balthus parte da una base classica ed accademica; tuttavia, anche se la sua tecnica e il suo stile compositivo sono ispirati da quelli dei pittori pre-rinascimentali, nelle sue opere sono anche presenti evidenti riferimenti allo stile di Giorgio de Chirico. Ha dipinto soprattutto figure umane in un'epoca in cui l'arte figurativa è stata sostanzialmente ignorata e trascurata. Attualmente è diffusamente riconosciuto come uno dei più importanti artisti del XX secolo.
Nel suo lavoro possono essere rintracciati i segni di numerose influenze, tra cui gli scritti di Emily Brontë (nel 1934 ha illustrato con disegni a penna su carta il romanzo Cime Tempestose), gli scritti e le fotografie di Lewis Carroll, i dipinti di MasaccioPiero della FrancescaSimone MartiniPoussinJean-Étienne LiotardJoseph ReinhardtGéricaultIngresGoyaJean-Baptiste Camille CorotCourbetEdgar DegasFélix Vallotton e Paul Cézanne. In ambito musicale il suo compositore preferito fu Wolfgang Amadeus Mozart.
Molti suoi dipinti mostrano giovani fanciulle ritratte in un contesto erotico. Balthus sostenne ripetutamente che il suo lavoro non aveva alcun intento di tipo pornografico, ma che si limitava a mostrare l'esistenza della sessualità infantile, una realtà difficile da accettare e capace di mettere a disagio.

L'atelier de Balthus, cour de Rohan à Paris.
Nel corso degli anni della sua formazione il suo talento artistico fu sostenuto da Rainer Maria RilkeMaurice DenisPierre Bonnard e Henri Matisse. Suo padre, Erich Klossowski, un celebre storico dell'arte (scrisse una monografia su Daumier), e sua madre Elisabeth Dorothea Spiro (nota come Baladine Klossowska) facevano parte dell'élite culturale parigina frequentando la cerchia di artisti e intellettuali presenti in quel periodo nella Ville lumière. Suo fratello maggiore, Pierre Klossowski, fu un filosofo che si occupò tra le altre cose del pensiero teologico e delle opere del Marchese de Sade. Tra gli amici e conoscenti della famiglia Klossowski vi furono scrittori come André Gide e Jean Cocteau, che dalla frequentazione della famiglia trasse ispirazione per il suo romanzo I Ragazzi Terribili.
Nel 1914 la famiglia Klossowski di origine tedesca viene sottosposta a un grande cambiamento quando con l'inizio della guerra è costretta a lasciare Parigi e si trasferisce a Berlino. In seguito alla separazione dei coniugi Klossowski, nel 1917 la madre e i due figli Balthazar e Pierre si stabiliscono in Svizzera, prima a Berna e poi a Ginevra. È nel 1919 che Baladine, la madre, incontra il poeta austriaco Rainer Maria Rilke a cui si lega profondamente. La presenza di Rilke sarà di notevole importanza nel destino dei giovani fratelli Klossowski. Il periodo ginevrino segna una certa stabilità nella vita di Balthus, che inizia ad avvicinarsi all'arte con una serie di disegni a inchiostro in cui illustra una storia che ritrae il suo gatto Mitsou.
Lo chalet di Balthus a Rossinière
Ho riguardato le opere di Balthus in occasione della potente retrospettiva che Roma gli ha dedicato alle Scuderie del Quirinale. A Roma è la prima volta, nonostante essa sia stata la patria ideale del pittore che fu direttore di Villa Medici per sedici anni, dal 1961 al 1977, quando si ritirò, come un eroe in esilio, al Grand Chalet di Rossinière in Svizzera.
#LAlberodelleIdeeMusica
Vittorio Sgarbi, IL GIORNALE, 25 ottobre 2015 Era stato per quel tempo pittore per sé, e per pochi amici, ma aveva fatto vedere nella villa da lui restaurata, con sapienza di pittore, mostre di Giacometti, di Bonnard, di Derain, dei caravaggeschi europei, che io vidi ragazzo. Il primo luogo di ritiro lo aveva trovato in Tuscia, a Montecalvello, vicino a Viterbo. Ma nei tempi difficili e ingrati egli elaborava segretamente i capolavori che oggi vediamo, e non proponeva teorie o ideologie, ma, dimostrandosi in ciò esattamente l’opposto di Beuys, dichiarava sommessamente a chi gli chiedeva le ragioni della sua pittura: «scrivete così: Balthus è un pittore del quale non si sa nulla; e ora guardate i suoi quadri». Era il 1968, l’anno delle rivolte epocali, ed egli applicava a sé il metodo di Epicuro: «lathe biosas» (vivi nascostamente). Per te parleranno i quadri. BALTHUS, L’ULTIMO PITTORE CHE LASCIAVA PARLARE I QUADRI 

domenica 6 ottobre 2019

#Tratti e #Ritratti: Louis Wain

Louis Wain (Londra, 5 agosto 1860Londra, 4 luglio 1939) è stato un artista britannico, conosciuto per i suoi disegni spesso raffiguranti gatti antropomorfizzati dai grandi occhi
Nei suoi ultimi anni di vita soffrì probabilmente di schizofrenia (o di un altro tipo di disordine mentale), che, secondo alcuni psichiatri, trova riscontro nella sua arte.
Louis William Wain nacque nel 1860 a Clerkenwell, un sobborgo di Londra, da padre inglese, commerciante di stoffe e ricamatore, e madre francese. Era il primo di sei figli, l'unico maschio. Le sue sorelle non si sposarono mai e vissero con la madre tutta la vita; anche Louis visse con la madre la maggior parte della sua vita. A trent'anni la sorella minore fu riconosciuta malata di mente e ricoverata in manicomio.
Louis nacque con il labbro leporino e i medici ordinarono ai suoi genitori di non fargli impartire alcuna lezione scolastica fino all'età di dieci anni. Da adolescente spesso marinava la scuola, trascorrendo molto tempo girovagando per Londra. Dopo questo periodo, Louis frequentò le lezioni alla West London School of Art dove insegnò per un breve periodo al termine degli studi. All'età di 20 anni, a seguito della morte del padre, lasciò l'insegnamento per essere di sostegno alla sua famiglia. Divenne quindi un artista indipendente ottenendo un buon successo. Si specializzò nel disegno di animali e scene campestri, lavorando per diverse riviste tra cui Illustrated Sporting and Dramatic News, con cui collaborò per quattro anni, e The Illustrated London News dal 1886. 
Durante il decennio del 1880 le opere di Wain includono illustrazioni dettagliate di casali, poderi, e bestiame per le fiere agricole. 
Il suo lavoro lo portò a disegnare una grande varietà di animali, sviluppando la capacità di ritrarre ogni genere di creatura. Ad un certo punto pensò di poter vivere eseguendo ritratti di cani.
Wain raccontava che la sua passione per gli animali antropomorfi era nata grazie al suo gatto Peter, che soleva far compagnia a lui e sua moglie, malata di cancro, quando questa ancora era in vita.

Il Ministero della Cultura compie 50 anni

Grazie alla pervicace volontà di Giovanni Spadolini, cinquant'anni fa, il #14dicembre 1974, nasceva l’allora Ministero per i beni cultu...