sabato 4 aprile 2020

#RipercorrendoInsieme: Come prima, meglio di prima - Luigi Pirandello


Come prima, meglio di prima fu composta nel 1919, forse nel mese di ottobre, da Luigi Pirandello che si ispirò alle sue novelle Veglia, della raccolta In silenzio, e Vexilla regis..., della raccolta Il viaggio.
La commedia fu rappresentata per la prima volta al Teatro Goldoni di Venezia il 24 marzo 1920 dalla compagnia Ferrero-Celli-Paoli e pubblicata dall'Editore Bemporad nel 1921.
Fulvia Gelli ha condotto una vita all'insegna del libertinaggio sino al punto che ha provato ribrezzo per la sua stessa esistenza e ha tentato di uccidersi. Sarà proprio il marito Silvio a salvarla; abbandonato con la figlia per molti anni da lei, diventato nel frattempo un celebre chirurgo, riesce a mantenerla in vita. Durante la convalescenza i due tornano insieme e Fulvia rimane incinta del marito.
In una piccola pensione della Toscana, Silvio incontra l'ultimo amante della moglie, Marco Mauri. Gli ospiti della pensione, come spettatori del dramma, non possono non giudicare riprovevole il comportamento di Fulvia che si mostra sprezzante del marito, che pure l'ha salvata e l'ha ripresa con sé. Invece di mostrare riconoscenza ed amore essa lo disprezza apertamente pur aspettando un figlio da lui.
Ma non per questo Fulvia vuole andare a vivere con il Mauri che, lasciata la sua famiglia, vuole disperatamente tornare a vivere con lei. In realtà essa disprezza tutti gli uomini e il motivo lo dice apertamente in un tempestoso colloquio con il marito e l'amante:
«FULVIA:Vi prego, insomma, di non darvi pensiero di me, nessuno dei due. Quante volte devo dirlo? - Stabiliamo così alla buona. - Ho vissuto per anni, caro mio, giorno per giorno. Mi sono mancate le cose più necessarie; e il domani senza certezza non mi spaventa più. Può passarsi, il destino, tutti i suoi capricci, con me. - Sono cosa sua. (S'accosta al marito e lo guarda con uno strano, orribile ammiccamento di donna perduta.) Anche quei tuoi, sai?
SILVIO (smorendo): Che miei?
FULVIA (ridendo, ma con un misto di pianto...) Mah! quelli che ti passasti quand'ero come una bambina, e mi insegnavi cose che mi parevano orribili! [...] Mi sono divenuti familiari[...] Oh, sai famosa [...] Le ho fatte sapere anche a lui sai? Perciò egli spasima così di me!...»
RAI. 1995 
Regia di Luigi Squarzina 
MARINA MALFATTI: Fulvia Gelli (Flora e Francesca) 
SERGIO BASILE: Silvio Gelli, suo marito 
SELVAGGIA QUATTRINI: Livia, loro figlia 
CARLO CARTIER: Marco Mauri 
WANDA BENEDETTI: La zia Ernestina Galiffi

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