Giro di lune tra terra e mare regia di Giuseppe M. Gaudino
Ecco Pozzuoli, al centro dei campi Flegrei, sul cui golfo si affacciano anche le città di Baia e di Miseno. Pozzuoli e dintorni sono luoghi con una storia antica e lontana nel tempo. Si rivivono così alcuni drammatici episodi di un passato quasi dimenticato: il matricidio di Agrippina ad opera di Nerone; gli oracoli della Sibilla Cumana; il giovane martire cristiano Artema, ucciso dai compagni di scuola; Maria 'la pazza', eroina guerriera che salvò la città dai nemici. Ma accanto al passato c'è il presente. Nei primi anni '70 nel golfo si riacutizzano i fenomeni del bradisismo. La famiglia Gioia, che vive di pesca, è costretta a lasciare più volte la casa perché a rischio di frana improvvisa. I ripetuti traslochi portano alla progressiva disgregazione dell'unità familiare. Le difficili relazioni sentimentali dei figli, l'opposizione alla forza pubblica che ordina lo sfratto, la morte del padre sono altrettante tappe che segnano dolorosi passaggi generazionali, ed esistenziali
PRESENTATO IN CONCORSO AL FESTIVAL DI VENEZIA 1997- Regia:
- Attori:
- - Don Salvatore Gioia,
- - Donna Mena Gioia,
- - Tonino Gioia,
- - La Sibilla Cumana,
- - Agrippina,
- - Nerone,
- - Maria La Pazza,
- - Gennarino Gioia,
- - Luigi Gioia,
- - Luisa,
- - Maria,
- - Pergolesi,
- - Artema
- Soggetto: Giuseppe M. Gaudino
- Fotografia: Tarek Ben Abdallah
- Musiche: Epsilon Indi
- Scenografia: Alessandro Marrazzo
- Arredamento: Toni di Pace (Antonio di Pace)
"Un film fuori del comune, molto interessante, uno degli ormai rarissimi film che tentino una sperimentazione espressiva, nuovi linguaggi, modi diversi di raccontare. (...) Come un Carmelo Bene non sarcastico o uno Straub non ieratico Gaudino mescola il presente difficile di Pozzuoli devastata dal bradisismo e il suo passato leggendario, dal 538 avanti Cristo al 1984. Unisce la narrazione realistica (...) a immagini sfaldate, strappate e aggrumate che vogliono rispecchiare il caos e la decostruzione contemporanei. Gli interpreti sono perfetti, il tentativo di raccontare l'anima instabile di Pozzuoli è molto riuscito: il film trascina lo spettatore duttile come un fiume d'acqua o di lava, avvolgente o ardente". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 1 novembre 1998) cinematografo.it - Giro di lune tra terra e mare
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