mercoledì 19 giugno 2019

Seminare è un verbo che ha molti significati. “Semina d’artista” Giuseppe Rubicco

Il sole al Parco Santo Spirito e le incredibili sonorizzazioni del collettivo Agata hanno restituito respiro ad una cultura che è sembrata addirittura possibile, un inizio di rinascita che parte da questo progetto di Giuseppe Rubicco - patrocinato dall’assessorato alla Cultura – capace di aprirsi ai diversi modi di interagire con l’ambiente: dalla cultura anti-spreco, ai semi nella terra, passando per l’educazione dei giovani studenti, fino all’arte e alla fotografia
Seminare è un verbo che ha molti significati. Vuol dire spargere o interrare la semente, ma più genericamente ha il senso di diffondere, di gettare qua e là uno stimolo, una motivazione, una provocazione che sia capace di dar vita a qualcosa. Deve aver pensato ad entrambi il Maestro Giuseppe Rubicco quando, con tenacia e volontà, ha deciso di cominciare la sua “Semina d’artista” che coinvolge tutti in questa chiamata alle arti e alla tutela del nostro ecosistema.
Patrocinato dall’assessorato alla Cultura con l’intenzione di sensibilizzare al linguaggio dell’orto attraverso l’arte, il progetto si apre ai diversi modi e alle infinite possibilità di interagire con la natura, come ci spiega il Maestro Rubicco: «Nasce dall’idea di trasmettere ai ragazzi e alle ragazze, ma anche a tutti i cittadini, la cultura dell’anti-spreco e dell’opportunità di agire secondo i principi della sostenibilità ambientale. Si comincia proprio dalle scuole – primarie e secondarie, in collaborazione anche con l’Istituto Agrario – con una semina reale di grani antichi che consentirà ad ognuno di loro di prendersi cura della piantina. E poi ci sarà la semina di idee, un invito ad esprimere il proprio desiderio, a custodirlo in una bottiglia, aspettando un giorno di vederlo realizzato. L’invito è rivolto a tutte le persone, a tutti quelli che vivono la città e vorrebbero vederla migliore: si semina ad ottobre e si attende la primavera per il raccolto, in questo caso i frutti saranno quelli dell’impegno. Un altro momento sarà invece dedicato in modo particolare agli artisti, una chiamata alle arti per chi crede nella difesa dell’ambiente e vuole mettere a disposizione della causa la sua creatività interpretando quello che in dialetto è conosciuto come “chiantaturo”, l’arnese in legno a forma di L capovolta che serve per piantare. Ognuno può reinterpretarlo in base alla sua forma d’espressione, tutte le opere confluiranno poi in un’esposizione che avrà luogo il 7 dicembre».
Il sole al Parco Santo Spirito e le incredibili sonorizzazioni del collettivo Agata hanno restituito il valore di una semina di speranze culturali che è sembrata possibile, un inizio di rinascita che parte dalla terra, dall’educazione....

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