LAURIOLA è nata a Roma, dove vive e lavora
“Il suo talento si manifesta attraverso idee e sensazioni interiori le quali esplicitate su tela incontrano resina e plexiglas. Questo connubio è il frutto della ricerca continua dell’artista volta a superare la staticità della doppia dimensione. Hic et nunc nel proscenio della tela l’immagine non tradisce mai il proprio DNA e incontra la materia sotto l’egida del colore. Nascono così opere evanescenti, dove i soggetti vengono cristallizzati in quell’attimo non definito in cui sono in procinto di abbandonare lo sfondo. La composizione pittorica in questa nuova veste intende trascendere la categoria ontologica nella quale è incastonata per aprirsi al mondo. I video affondano le radici nella stessa semiotica della pittura condividendone il bagaglio concettuale e portando avanti l’abbandono bi-dimensionale. Protagonisti della poetica visiva dell’artista sono colori, paesaggi urbani romani, eventi storici di oggi, ma soprattutto la figura femminile
“Carlo Ercoli storico dell’arte
“Un meccanismo visivo, quello di Lauriola, calibrato su processi che indicano narrazioni dai contenuti omogenei. L’immagine si libra in una costante perdita di peso, sovrappone livelli con liquidità e trasparenza, brilla e riflette luci impressive. La vitalità del quotidiano si trasforma in un riflesso anomalo e vertiginoso, si solarizza o ribalta il proprio positivo naturale: finché l’apparenza liquida diviene il nuovo stato dello sguardo sul mondo (irrealmente) irreale. Il parallelismo tra quadri e video dimostra l’ambivalenza scambievole dei due linguaggi, evidenziando le comuni frequenze di due posizioni spazio-temporali. (…) Le donne diventano angeli salvifici, ancore di salvataggio sentimentale in un mondo dove la devozione si sta trasformando nel più barbaro dei rituali collettivi. Proprio la donna incarna un vitalistico centro del racconto, il diapason emotivo che determina nascita e rinascita, soluzione di apertura e continuità. Una donna aperta alla prova delle idee, degli sguardi, delle prospettive con cui afferrare il dolore e rigirarlo nel suo assetto rigenerativo”
Gianluca Marziani critico/curatore d’arte contemporanea
“La mia ricerca è far combaciare l’immagine interiore che vedo confusa e in lontananza, ma che conosco emotivamente perfettamente, all’opera che sto creando”
“Adoro lavorare “insieme” alla resina.. A volte reagisce in un modo che mi sorprende: per me rappresenta l’ineluttabilità della vita. Mi insegna che non si possono controllare gli eventi ma solo imparare ad accettarli o a prevenirli se possibile perchè ci sarà sempre qualcosa che sfugge al controllo”.
Superare la staticità della doppia dimensione
“Il suo talento si manifesta attraverso idee e sensazioni interiori le quali esplicitate su tela incontrano resina e plexiglas. Questo connubio è il frutto della ricerca continua dell’artista volta a superare la staticità della doppia dimensione. Hic et nunc nel proscenio della tela l’immagine non tradisce mai il proprio DNA e incontra la materia sotto l’egida del colore.
Nascono così opere evanescenti, dove i soggetti vengono cristallizzati in quell’attimo non definito in cui sono in procinto di abbandonare lo sfondo.
La composizione pittorica in questa nuova veste intende trascendere la categoria ontologica nella quale è incastonata per aprirsi al mondo. I video affondano le radici nella stessa semiotica della pittura condividendone il bagaglio concettuale e portando avanti l’abbandono bi-dimensionale. Protagonisti della poetica visiva dell’artista sono colori, paesaggi urbani romani, eventi storici di oggi, ma soprattutto la figura femminile “. Carlo Ercoli curatore e storico dell’arte
"L’artista sviluppa così una poetica visiva intrisa fino all’essenza di sostanza e materia nella quale le sue donne vivono il sogno della tela. Figure sinuose affrontano lo spazio bidimensionale ritmando ogni centimetro a disposizione e azzerando il tempo. Sogno quindi non come atmosfera ideale ma come dimensione sospesa dove lo spaziotempo è stravolto e le attrici si librano sulla superficie illudendo lo spettatore di un flebile contatto. Sono libere ma al tempo stesso lievi quasi palpitanti nella loro fragilità. Perché questo è quello che Lauriola desume dalla realtà di oggi. Infatti non bisogna dimenticare che la sua pittura ha modellato il proprio Io nella velocità, nelle forze dinamiche e nelle paure che agitano il nostro presente di persone.”
Sarà presente a Emozioni in Mostra "L'Armenia incontra il Mondo"
con
Demetra
olio, acrilico, spray e resina su tela 100x100
con
Demetra
olio, acrilico, spray e resina su tela 100x100
Esposizione internazionale
Pittura, Scultura, Proiezioni Multimediali,
Percorsi Fotografici e Installazioni Sensoriali.
INGRESSO GRATUITO
Progetto a cura dell’Ing. Giacomo C Tropeano
c/Fondazione “The Armenian Fine Arts Foundation”
e di Alba Lidia Tropeano
realizzato in collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli,
con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia,
della Regione Campania.
c/Fondazione “The Armenian Fine Arts Foundation”
e di Alba Lidia Tropeano
realizzato in collaborazione con
l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli,
con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
dell’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia,
della Regione Campania.
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